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Pensieri

Dove andremo?

Controcorrente (Far East Film Festival 10 - 2008)
immagine appartenente al rispettivo autore (pierofix su Flickr)

Soundtrack: Gregory Alan Isakov – If I go, I’m going

 

E se dovrò andare, lo voglio fare con un sorriso. Se dovrò andare via da questa casa, prima o poi, vorrò che sia per mia scelta, voglio che sia io l’ultima persona a chiudere la porta, dare l’ultima mandata, togliere un pò di polvere dalla maniglia.
Voltarmi prima di uscire e guardare la stanza vuota, con le pareti strappate di ogni mobile, con le sagome disegnate dallo sporco su pareti bianche.

Se dovremo prima o poi dirci addio, salutare questo sipario dove ogni tanto ci siamo divertiti, vorrei fosse con un bacio.
Non per desiderio, non perché ne voglio un altro, ma perché è qualcosa di intimo. Qualcosa che non farei con leggerezza.
Come a dire che per me vale.
Come a dire che se proprio devo dire addio preferisco dirlo con la cosa più preziosa che ho: il mio cuore.

E se poi ci dovessimo rincontrare, non temere, sarà da vagoni diversi di treni che corrono via.
Sarò un volto che scorre di lato, una mano che a malapena si muove e due parole sussurrate.

Vorrei non aver detto così tanti addii in vita mia, ma non sono cose che puoi evitare. Vorrei aver solo detto ciao qualche volta di più. Anche quando a dire addio era la vita e non io.
Avrei voluto solo dire che eravamo su strade diverse e che prima o poi come tutti ci saremmo reincontrati.
Forse per strada, forse al capolinea.
Avrei voluto dirlo, a tutte le persone che ho amato e che amo, che ogni volta che sventolo la mano non sarà l’ultima.
Che farò di tutto perché ce ne sia un’altra.

Possiamo passare la vita intera a salutare, ma solo dopo gli addii ci domandiamo cosa avremmo dovuto o voluto dire.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

2 risposte su “Dove andremo?”

La prima frase mi ricorda il testo di una canzone… almeno mi pare sia una canzone… uhmm… avrai mica copiato!??!? 😉
Scherzi a parte mi ritrovo un sacco nell'ultima frase. E più che "dovuto" penso a quanto avrei "voluto dire". Ma come si fa???

Vero… a volte siamo sempre in tempo, altre no, ma in base alla mia esperienza ho anche capito che certe cose dette in quel preciso momento hanno un loro perché, un certo significato… quando invece si fa passare troppo tempo, non dico che siano inutili, ma non hanno più tanto senso.
Per questo credo che sia sempre meglio dire ciò che si vorrebbe dire quando se ne ha l'occasione, è difficilissimo lo so, parlo io poi, ma si evitano un bel po' di rimpianti.
Aggiungo che io ho sempre odiato gli addii, per me sono sempre degli arrivederci…

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