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Quanto importerà tutto questo, tra 10 anni? (Assumere con moderazione)

365.042 - AAARRRGGGHHH!
(immagine appartenente al rispettivo autore CrazySphinx, su Flickr)

Riflettiamo per cinque minuti su un semplice punto: Le incazzature e le intolleranze.
Su come ci coinvolgano, ci stravolgano.

Ci annoino fino al vomito.

Incazzarsi è una cosa comune. Ci si può arrabbiare per qualunque cosa: Dalla tazza del cesso ad una singola parola, passando per tutti gli intercalari necessari quali
Cose non dette, cose già dette, lavoro, etc etc etc.
Elencate pure quelle che vi vengono in mente.

Ma poi, razionalmente, non vi passa mai per la testa il: Ma che senso ha?

L’intolleranza, la rabbia, davvero vi servono?
Suona molto ZEN, lo so. Ma non è questo quello che voglio dire.

Quello che voglio dire è:

Tra 10 anni, cosa vi rimarrà di questo?

Cosa vi resterà della tazza del cesso non messa come volevate.
Delle volte in cui avete reagito male o malinterpretato.
Delle volte in cui vi siete sentiti attaccati.
Etc etc etc (fino a sfinimento).

Nulla. Non ricorderete probabilmente nessuno di questi eventi. Solo i “grandi botti”.
Ma per il resto nisba, nada, ZIT!

Quindi, quando vi trovate in queste condizioni, beh, riflettete: Cosa importerà di questo tra 10 anni? Che segno vi sta lasciando nella vita.

E datevi una risposta.
Forse non vi sbollirete, ma almeno avrete un’idea più ampia di quello che vi succede.

Andrea (sdl)

PS: Questa è una perla di saggezza.
Assumere con moderazione.
L’autore non si prende la responsabilità delle conseguenze di seguire questi consigli.
Ma potete comunque provarci.