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Pensieri

Blogger Chronicles (Part 2)

Eccomi ritornato dalle vacanze! Quest’anno me le sono concesse proprio lunghe! Spero che nessun conoscente se ne abbia a male.
E dopo le cartoline, dopo i mille desideri espressi, ecco quello che ho scritto, in questi 10 giorni di vita a Barcelona (uso il nome spagnolo, mi piace di più)


07/08 – Intermezzo : Sparlando

Troppo facile sparlare.
Troppo facile regalare ad altri frammenti di vita che non ci appartengono, togliendo il velo che nasconde parti di noi che magari regaliamo per fiducia.
Troppo facile sentire la gente che sparla, che continua a svendere la vita di altri come se fosse la propria, dimenticandosi del patto nascosto che viene fatto quando si concede a qualcuno di sapere qualcosa di più “nostro” e meno superficiale, quando si ammette che è inutile tenersi dentro tutto, che in fondo ha senso pure parlarne, purchè con le persone giuste.
Troppo facile davvero, è talmente facile da farti perdere la fiducia nel prossimo, nel momento in cui realizzi l’avvenuto, da farti diventare muto seduta stante.

Troppo difficile invece trattenersi.
Dall’urlare, dal far capire a questo mondo che c’è ancora una morale, un’etica,
un rispetto.

Barcelona – Plaza de Catalunya (2005)

10/08 – Sfiga

piove.

Barcelona – Sagrada Famiglia (2005)

12/08 – Barcelona

Non potete chiedermi di restare impassibile e continuare la mia strada, non davanti a due occhi che sofferentemente regalano lacrime al cielo, guardandolo, pensando a tutte le sfortune, a tutti i dolori che una persona nella vita deve sopportare, superare. Tutti i dolori che ci permetteranno, poi, di sopravvivere.
Non ci riesco. Chiamatemi debole, davanti ad un pianto, mi fermo, mi pianto anch’io.

Barcelona è una città strana, ora che la riguardo con occhi diversi.
E’ strana perchè, ora, è piena d’italiani. Talmente piena che mi mette a disagio.
Noi italiani con la nostra mancanza di rispetto verso quasi tutto, povero popolo dannato…
E poi… è terrificante vedere quanto sia facile “viverci” a Barcelona. Sentirsi parte della città. E’ come una Milano, ma più vivibile, più aperta.

Mi sento poco straniero, e la cosa un pò mi dispiace.

Barcelona – Plaza de Carles Buigas (2005)

13/08 – Nemici miei, GIOITE!

Probabilmente c’è una setta che congiura contro di me, contro la mia salute. Ebbene si, nemici miei, gioite adesso, perchè sono malato di nuovo!

Ma cos’avrò fatto di male? Ho così tante persone che mi odiano, o così tanta sfiga? Qualcuno mi può regalare a natale un paio di tonsille nuove e indenni, per favore? Queste qui riescono a prendersi una tonsillite sotto cura INTENSIVA di penicillina. Insomma, non è che io voglia davvero gioirne di tutto ciò, non credete?

Aside from this :
Ieri ho visto la sagrada famiglia. Una di quelle costruzioni che, a mio parere, potrebbe davvero meritarsi il titolo di “Ottava meraviglia”, ammesso non sia già stato preso. Spero davvero di poter vedere il suo completamento entro questa vita, perchè, ammesso ve ne sia un’altra in un qualunque altro dove e quanto, non so se la ritroverei.

E ieri sera ho sognato la bellezza di Barcellona, anzi, l’ho vissuta. In Plaza Espana, verso le mille fontane colorate che danzavano a tempo di musica, che si dileguavano nella notte e lasciavano centinaia di persone bloccate come davanti ad una catastrofe di quelle belle, che ti lasciano di stucco. In italia non abbiamo davvero niente di simile, ed è così bello veder danzare l’acqua, vederla ballare sulle punte dei piedi, che non puoi non essere turista, non ti riesce proprio di stare fermo e basta, devi fotografarla, perchè è troppo bella.

Aside from that :
Finito di leggere “Ma le stelle quante sono” di Giulia Carcasi, scrittrice di cui seguo in maniera interessata il blog (lo trovate su www.lafeltrinelli.it).
Che dire, il libro è bello, e non mi stupisco davvero che stia riscuotendo successo.
La sua scrittura è una fiaba di metafore, fatta per incantare con i segni della modernità. Una poesia all’interno dell’oggi. Ed il libro è un pò così, fatto di due storie, tra loro complementari e speculari, che finiranno con l’incontrarsi. Due pensieri, due amori (o forse lo stesso), che vanno piano piano sviluppandosi nell’ultimo anno del liceo, l’anno degli esami. I pensieri di due protagonisti, Alice e Carlo, di due innamorati, di due pazzi (forse).
E nonostante nessuno riesca a pensare davvero così tante cose, nonostante l’io narrante che sa fin troppo, e nonostaante la storia di Carlo, che, da ragazzo, ammetto sia un pò troppo simile a quella di Alice, a livello di pensieri e conclusioni, penso che il libro valga la pena.
E vale la pena non per la storia, ma per la scrittura e i ricordi che riesce ad evocare un pò in chiunque.
Ve lo consiglio.

Barcelona [Vista dall’alto] (2005)

16/08 – Vicino alla fine, o ad un inizio

I mille occhi della strada, quando cammini puoi farci attenzione e notarli.
In una città affollata come Barcelona è facile vederli, carpirne i significati.
Ci sono gli occhi che ti guardano con avidità, di coloro che ti vorrebbero, gli occhi di chi sta cercando qualcuno, quel tipo di occhi che non ti sfiora nemmeno con lo sguardo a meno che tu non sia lontano o non abbia una qualche somiglianza con quel qualcuno.
Poi esistono gli occhi degli indaffarati, fissi sulla strada, dei poveri, fissi sulla folla, dei ricchi, fissi sulle carte o sui numeri.
Ci sono gli occhi di chi sta suonando, sugli strumenti.
Ed infine gli occhi innamorati, quelli che guardano
solo
sempre
e soltanto

te.


Barcelona [Vista dall’alto] (2005)

17/08 – Adieu

Un bagno a mezzanotte,
sguardi che si fondono,
corpi che si intrecciano per non perdere il calore.
Qui, in una piscina, il mio addio o forse arrivederci
a Barcelona.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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