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Pensieri

Cosa rimane di quei girotondi

Chissà quanti ancora se lo ricordano.
Oggi, nei TG, vediamo la sinistra manifestare in girotondi, con buona affluenza di persone.
Ma quanti, osservando queste manifestazioni, si ricordano da dove nacquero?

Nacque tutto con Nanni Moretti, il regista di molti film (quello che in uno disse “D’alema, dì qualcosa di sinistra!”), l’uomo che la sinistra la voleva migliorare e che, un giorno, decise di fare da intermediario, tra quella che era la politica (e i politici) di sinistra del 2002 e quele che erano le persone che pensavano di apparterevici.
Iniziarono allora i girotondi, una manifestazione per la sinistra, rivolta contro la sinistra.
Contro la sinistra che in quel periodo (e in parte adesso) non permetteva a quelli “di sinistra” di rispecchiarvicisi.
C’era gente, come Moretti, che non trovava un’identità nella sinistra di allora, e non riusciva a trovarla in nessun altro schieramento politico.
E queste persone sapevano che le loro radici, i loro pensieri non potevano essere di destra, per ovvie controversie nei loro ragionamenti, nè radicali, insomma, erano di sinistra, ma di una sinistra che non c’era.

E allora Nanni Moretti fece il mediatore, in questo girotondo che aveva l’obiettivo di svegliare quella sinistra di allora, con non poche reazioni contrarie.

E adesso cosa rimane dei girotondi nei nostri pensieri?
Ci ricordiamo ancora chi li ha creati? Le persone che vi partecipano rendono grazia al pensiero che li scaturì?

Rispondetevi. Io so la mia sola di risposta.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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