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Raiot, la parola che fu censurata

Raiot.
La parola che fu censurata. Le parole che furono cancellate.
E’ triste doverlo ammettere, ma vedendo e cercando questo programma, uno si rende conto dei limiti nascosti ma presenti che questo paese ha.

Si scoprono piano piano quei punti invalicabili dove non esiste più libertà di parola o d’espressione. E ci si accorge che tutto è stato filtrato. Che a noi arriva solo una percentuale delle notizie.
Che si inizia a non essere più imparziali, ovunque.

C’è chi si ritiene sciettico. Chi dice che ancora c’è libertà di parola.
Ma se uno mette attenzione ai TG di oggi, vedrà quanto siano riempiti di notizie inutili, e quanto, ancora, vengano tagliati dei pezzi.

E così la Guzzanti, ultima nella lista dei censurati assieme a Santoro, Biagi, Luttazzi & Co, c’ha provato.

E fu così che nacque Raiot (o Rai8t)
la parola censurata.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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