E’ la festa dei morti.
Sarebbe la festa dei santi, ma tutti dicono che è la festa dei morti, e finiamo col crederci.
I santi e i morti servono a non farci aver paura della morte, ma di cosa dovremmo aver paura se non abbiamo mai fatto del male? forse abbiamo la coscienza un pò smossa? La morte ferisce gli altri, non noi, qualunque cosa ci possa (o non possa) esser dopo.
Guardo i tg. Mi riprometto sempre di smettere, ma in fondo in italia ci vivo, ed un pò dovrò saper cosa accade.
Intervistano i poveri italiani che fanno visita ai morti.
“Dovrebbe essere più ricorrente”
“Meno male che noi cristiani crediamo nell’aldilà”
“Portare un fiore è la cosa che li rende più felici”
il dubbio mi s’insinua nella mente. Sono scemi loro, chi ha fatto l’articolo, od io che continuo a guardarlo?
La tv non si spenge, consuma troppo riaccenderla. Tenerla spenta significherebbe sprecarla. E intanto paghiamo.
Per credere che dovremmo buttar via del tempo per andare a portare un fiore ad una tomba.
Un pezzo di pietra che non ci risponderà mai.
E allora si. Attacchiamoci una foto una tomba. Per permettere a NOI di non dimenticare come erano LORO.
Attacchiamocela, per non sentirci soli quando torneremo là.
E curiamo quel posto, per crederci utili.
Portiamo i fiori alle tombe, che si sa da sempre quanto siano gentili con noi. Stanno zitte. E questo basta, perchè se potessero parlare riderebbero. O piangerebbero. chissà.
possibile che la gente non capisca che deve vivere la MEMORIA, e non la foto della persona?
L’importante è che NOI la ricordiamo. E non che la ricordiamo perchè nel calendario c’è scritto che è festa, o perchè l’abbiamo segnato sull’agenta. La ricordiamo perchè ci teniamo a ricordarla, e la ricordiamo in giorni NORMALI. Questo è far vivere la memoria di una persona.
Questo significa non screditarla.
Abbiamo davvero bisogno di tutti questi simboli? O ci fa troppa paura, più che la morte, l’eterna solitudine?
Andrea (sdl)
