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Pensieri

Scream from the inside

Stampiamo la nostra pietra tombale, perdermo la casa, non perderemo il nome scritto sopra.
Per ricordarci chi eravamo dimenticheremo chi siamo.
Alla ricerca di un qualcosa, per confortarci di un qualcosa, per perdere qualcosa.

Così gli avvenimenti scompariranno attorno a noi, saremo buii, persi nella notte di noi stessi, che noi stessi abbiamo creato, che temiamo.
La notte che ci rappresenta, con le sue paure. Che disegna il nostro essere come quell’infida creatura che muove il corpo, produce suoni, si vergogna di se stessa e piange sui propri errori, oppure non li vede neanche, gli sbagli.

Guardiamoci.
E’ uno specchio perso nell’eternità che non ci concede una seconda opportunità.
Amiamoci.
L’amore è l’ultimo dei sentimenti, il primo dei pensieri. E’ il binario che non c’è scritto e dove ti ci ritrovi a prendere un treno che non doveva partire.
Tu e la tua ventiquattrore. Che ti ricorda che il tempo che temi c’è ancora.
Ti sta uccidendo, ti sta passando attorno.
Stanotte potrai dormire. Stanotte dovrai fare sesso. Stanotte dovrai dimenticarti chi sei in una strada. Stanotte potrai piangere da solo. Stanotte dovrai smettere di piangere. Stanotte sarà solo un’altra notte nella solita camera. Stanotte sarà buia.
Come tutte le notti.

Le pareti di casa tua ti osservano. Sono i giudici imparziali della mezza vita che condurrai lì. L’altra mezza la conduci fuori di casa o dentro te stesso. Dipende come sei. Dipende cosa vuoi.
Sei fortunato che i giudici non ti condannano, per quello basteresti te, ma sei troppo cieco e sordo per muovere il tuo pensiero.

Sesso. E’ il commercio del millennio a venire. Curiosa coincidenza. C’è sempre stato e l’han sempre venduto.
Ora semplicemente te lo pubblicizzano. Ti stampano le mille donne nude in posizioni erotiche.
Te le stampano sopra i tuoi occhi, perchè tu non le dimentichi. Perchè tu tradisca, sbagli.
Per colpire l’anima oscura che nascondi o di cui non ti rendi conto.
E il sesso piano piano si trasforma. Diventa qualcosa di diverso, come tutte le ossessioni.
Diventa la dipendenza, la cocaina del terzo millennio.
Ma nessuno ti arresta. Tutti ti applaudono. E’ il tuo show questo. Puoi godere.
Puoi godertela.
E’ quell’immagine, quel video, quella donna davanti a te a chiedertelo.
Perchè lei vuole i soldi.
Tu il sesso.
Così ti illudi che tutto ciò basti. Che questa sia solo una strada secondaria che ti fa arrivare prima alla tua destinazione.
Solo che la depressione è qualcosa di più. e fuggire dalla realtà a volte non basta.

Ed ancora scorre, quel tempo maledetto. Lo senti come una cascata scivolarti addosso.
Non puoi fermarne il corso e ti pieghi a lui.
Con i tuoi difetti.
uccidi.
Uccidi ancora. Lo spettacolo fa parte del gioco.
Ruba. ruba finchè puoi.
Abbiamo bisogno di emozioni forti oggi, nelle nostre debolezze cerchiamo l’ottusione dei pensieri conq ualcosa che non ci permetta di pensare, che ci inebri la mente.

Guardiamoci.
Mentre invecchiamo, mentre il tempo ci piega la schiena, ci cambia la voce. Prima crescevamo, ora invecchiamo.
Perchè invecchiare non è crescere. Non oggi. Oggi invecchiare vuol dire morire.
Guardiamolo allora.
Quell’essere che compra il porno, quell’essere che il porno lo vende, guardiamoci l’anima, la nostra luna nascosta, vediamo cos’è stata capace di produrre, quella
misera
insignificante specie che siamo :
L’uomo.

Così queste sono le mie parole. Non sono le mie verità, nè le vostre. Sono pensieri che scorrono. Attimi fragili, scheggie di momenti che mi saltano in testa.
Non saprei dirvi se ci sono riscontri reali. Non saprei neanche dirvi in quali parti mi ci ritrovi, se mi ci ritrovi.
Chi è mai così introspettivo da conoscere se stesso? Chi ne ha l’illusione, forse. Ma non ha le risposte che cerchiamo. Ha solo tutte le paure che lo uccidono pian piano.
E quando urlerete dentro nessuno vi ascolterà.
Sarano i muri i vostri giudici silenti.
Loro vi sentiranno.
Ma staranno in silenzio.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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