Categorie
Pensieri

Buoni o cattivi?

Riflettevo.
Mi capita spesso. A volte mi perdo in discorsi, in parole, in pensieri.
E alla fine non produco quasi niente di vero, di reale. Sono solo pensieri che si attaccano alle pareti della mia memoria.
Ciononostante, ogni tanto, Rifletto.
Tutto è partito dalla protesta sui TAV (Treni Alta Velocità), ma non è collegato direttamente ad esso.

Chi sono i cattivi?
“Coloro che fanno del male agli altri”.
Dicendo così abbiam risolto tutto. Perchè non ci sono più i buoni. Consciamente o inconsciamente, tutti facciamo del male agli altri. A volte non lo sappiamo, a volte lo sappiamo.
E’ tutta una questione di priorità. Ci sono persone squilibrate, è vero. Ma non sono più cattivi di quanto non saremmo noi.
Il male inflitto ad una persona non si misura con l’entità esteriore del male, ma con quella interiore del soggetto che lo subisce.
Possiamo quindi esser sicuri di non aver mai ferito interiormente nessuno così tanto?
Semplicemente no.
Siamo cattivi, a volte. Credere il contrario sarebbe ipocrisia pura. Non ci sono persone non cattive. Ci sono persone che sanno essere più buone di altre. Ma nessuno di noi, credo, spero e mi illudo, è davvero cattivo.
Semplicemente abbiamo scale di bisogni e necessità diverse.
Il capo di una potenza mondiale reagirà differentemente al contadino. Perchè gli interessano cose diverse. Il contadino deve mangiare, il capo deve dar da mangiare (alle pancie e alle menti).
Alcune scelte sono fuori dalla nostra morale, e lontane dall’etica di molti paesi. Ma ciononostante sono state prese proprio su quel concetto di priorità che frega anche noi.
Prendiamo ad esempio la guerra in IRAQ. Bush, per certi versi, l’ha fatta secondo una sua scala di priorità (petrolo, casini interni, immagine, etc), ha ferito molte persone con questa scelta. Un’altro esempio è appunto il grosso casino fatto dalla polizia ai protestanti contro il TAV. Il governo ha deciso che quello serviva, per ragioni che stavano più in alto nella loro scala di altre.
E quando noi facciamo lo stesso, non è forse identica la situazione? Privilegiamo una scelta rispetto ad un’altra in base ai nostri bisogni, alle nostre priorità soggettive o morali.
Si può argomentare che noi (piccoli umani senza poteri) facciamo meno danni, e potrei rispondere che, forse, facciamo semplicemente danni a meno persone.

Dopotutto ciò, mi domando solo una cosa :
Chi sono i buoni, e chi i cattivi?

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.