Quand’ero senza voce, con la gola infiammata, il mondo pareva davvero più spento. E’ incredibile il valore che il canto abbia acquisito nella mia vita. Più potente di ogni antidepressivo sentir uscire la mia voce chiara e forte, sentirmi azzeccare quei maledetti esercizi di canto mi riempie di una gioia infinita. Fa quasi ridere detto così, ma è la realtà.
Quando l’ultima lezione la feci con quella gola e non riuscii ad azzeccare neanche UNO dico UNO degli esercizi, quando quella canzone che prima facevo a voce piena è stata dovuta abbassare di un pò per farmela cantare, mi sono sentito il mondo crollare addosso.
Ogni singolo momento di questi ultimi mesi mi è parso morto.
Ed ora, ora che posso piano piano riniziare a cantare. Ora che risento la mia voce piena che riempie la casa e le stanze senza che io fatichi, ora che sto ritrovando quelle note del mio cuore, tutto riprende luce. E tutto sembra davvero prendere vita.
Ultimamente ho tanta voglia di scrivere. Il blog del Libro Senza Attori riceverà a breve un’altro pezzo di capitolo, continuo dell'”Outro” precedente, e intanto con Giulio, mio grandissimo amico, ho buttato giù l’idea per un’altro racconto/libro, totalmente fuori dai miei generi. E in tutto ciò va avanti ancora, il libro che scrivo da me di nascosto, quello che spero verrà migliore. La scrittura è una cosa stupenda, quanto il canto.
Andrea (sdl)
