Dove siete? Angeli perduti di questa terra, che ancora vagate ignari del cielo che vi sormonta e delle vostre ali che vi proteggono. Siete ancora lì? Distesi su un prato a contare le stelle, come punti solitari di un cruciverba infinito, vostra unica mansione e vostro unico peccato questo.
E dove sono tutte quelle promesse, o quei fatti, tutti quei frammenti di vita e di serate che iniziarono a formare un mosaico di unioni e di volontà tra loro coerenti?
Dove sono i canti e le urla, le mani e le serate di tutto ciò?
Rispondetemi
dall’eco del vostro interminabile silenzio.
Andrea (sdl)