Quest’insulsa corsa al voto sta raggiungendo livelli impensabili. Già solo il fatto che la maggior parte delle “fazioni” politiche stia a discutere del più e del meno, dicendo cose tipo “Io sono meglio tu sei peggio“, “no, non hai ragione, io ho ragione“, senza aggiungere niente di vero, senza fornirci nessuna informazione degna di questo nome. In aggiunta a ciò i tg si sbilanciano su un lato o su un altro, lasciando ai conduttori il compito di dire le cose “riferite” dalla sinistra/destra e facendo interviste alla destra/sinistra (ricordo come, in politica, l’immagine ha potere, quindi un’intervista vale di più che di un semplice testo detto da un giornalista).
E, come se non bastasse, arriva questa pubblicità fallimentare di Berlusconi, che, detto sinceramente, mi dà sui nervi. Perchè fallimentare?
Allora, inizialmente c’era il simpatico cartelloberlusca che diceva “Stiamo mantenendo le promesse, e andiamo avanti“. Sorvolando sul fatto che magari le dovevano aver già mantenute, visto che siamo a fine legislatura, c’è da aggiungere che era un’immagine poco “forte” con altrettanti pochi significati.
Visto che a tutti dava noia quella roba, siamo passati alla interessantissima (si fa per dire…) “italia, forza“. Giro di parole che, ancora una volta non dice assolutamente niente se non “Arrangiati?“. Questo è davvero l’unico significato che potrei trovargli.
Infine le ultime due cose, che veramente mi danno fastidio. Generalmente in una campagna elettorale (e Berlusconi, che si è tanto lamentato della sinistra che faceva solo “muro” contro tutto quello che diceva, senza fornire alternative utili, lo dovrebbe sapere, no?) si tende a mostrare cosa si vuole fare, quali sono i suoi obiettivi, dove vogliamo arrivare.
Invece il caro Silvio ha ben deciso di fare l’opposto, di dire cioè “Ciò che non faremo rispetto alla sinistra“, o, con un’interpretazione meno faziosa (ma a mio parere poco oggettiva), “Ciò che non faremo“.
Se ne esce con frasi tipo “Alzare le tasse? No grazie“, “Più immigrati in italia? No grazie” (e mi verrebbe da dire “Berlusconi ancora al governo? No grazie…“) eccetera eccetera eccetera.
Questo, oltre a cadere in pesante contraddizione con tutto quanto professato dal Premier nella sua carriera (ma chi in politica non si contraddice d’altronde…), è totalmente vuoto di informazioni. Non fa capire niente a chi vota e soprattutto dà spunto per aumentare l’astio che già c’è tra i vari movimenti, invece che incitarne la collaborazione. E’ come se nelle pubblicità di un prodotto dicessero “gli altri fanno schifo, noi non siamo come loro.“. E’ altresì vero che può capitare che ci siano esempi estremi come questo anche nel mondo della pubblicità, ma generalmente, oltre a queste frasi, vengono mostrati dei pregi, cosa che, questi cartelli blucielo con il cartelloberlusca attaccati non mostrano.
Ed infine l’ultimo, tremendo cartello “La sinistra dice che va tutto male, Lasciamola stare!” : ma che cartellone elettorale sarebbe mai questo? Cosa deve trasmettere? la gente si stupisce che c’è stato un putiferio gigantesco per un paio di vignette e lascia che “aizzamenti” come questo vadano a giro liberi?
E’ un paradosso triste, che costringe a riflettere dove stia portando questa campagna elettorale. Sempre più ad un confronto personale, e non ad un confronto portato sulle scelte e, perchè no, sulla collaborazione interna, totalmente assente a causa dei vari attriti dei partiti, e di alcuni interessi personali troppo forti.
C’è da riflettere se questa “controinformazione” (e scusatemi l’uso incorretto del termine) porterà davvero voti, se acciecherà, o se sveglierà l’italiani da questo torpore che sta durando oramai da un pò troppo tempo…
Andrea (sdl)