Paure (sentimenti e parole) ed il silenzio rombante della notte che incombe (nella notte che tace e non squilla). Di cosa abbiamo paura tutti noi? (cosa tinge questa notte?) Di ciò che siamo? di ciò che possiamo essere? (il colore del sangue nelle vene ti ricorda nulla?)
Eppure siamo tutto un divenire, timido e sincero. E non ci capacitiamo mai (non dovremmo) di cosa dovremmo (mai) fare (dire) . E quando (certe cose) riusciamo a proferire parola la notte ( ed il sangue scorre in essa. Nella tua paura) ci abbraccia con veli apocalittici ed ombre (le tue ombre) sui muri, sulle pareti, fin dentro l’anima (dipinte senza cuore, solo dal tuo buio) e tu sei (sono) solo lì con te stesso e nessun’arma (niente) soltanto tu (sono soltanto te) e le tue paure (ed i tuoi incubi) .
Riflessi (riflessi) di specchio, o forse di incubi. Riflessi, dipinti (su una tela senza pittore) sulle pareti della camera, a guardarti. Senza espressione (senz’anima). Occhi di luci d’auto stampati sul bianco muro.
E allora rimane solo una domanda, un interrogativo in questo specchio. Tu ed io al riflesso incondizionato di quest’incoerente discorso : Di cosa hai paura?
(E allora nel dipinto sorgerà univoca e terribile la tua angosciosa verità. E nel riflesso della tua vita stampato in olio su tela appariranno tenui le parole, scritte nel rosso sangue della morte : Di cosa hai paura?)Andrea (sdl)
Eppure siamo tutto un divenire, timido e sincero. E non ci capacitiamo mai (non dovremmo) di cosa dovremmo (mai) fare (dire) . E quando (certe cose) riusciamo a proferire parola la notte ( ed il sangue scorre in essa. Nella tua paura) ci abbraccia con veli apocalittici ed ombre (le tue ombre) sui muri, sulle pareti, fin dentro l’anima (dipinte senza cuore, solo dal tuo buio) e tu sei (sono) solo lì con te stesso e nessun’arma (niente) soltanto tu (sono soltanto te) e le tue paure (ed i tuoi incubi) .
Riflessi (riflessi) di specchio, o forse di incubi. Riflessi, dipinti (su una tela senza pittore) sulle pareti della camera, a guardarti. Senza espressione (senz’anima). Occhi di luci d’auto stampati sul bianco muro.
E allora rimane solo una domanda, un interrogativo in questo specchio. Tu ed io al riflesso incondizionato di quest’incoerente discorso : Di cosa hai paura?
(E allora nel dipinto sorgerà univoca e terribile la tua angosciosa verità. E nel riflesso della tua vita stampato in olio su tela appariranno tenui le parole, scritte nel rosso sangue della morte : Di cosa hai paura?)Andrea (sdl)