Cosa incrina un’amicizia? un torto. Da cosa è composto un torto? Un errore. Da cosa è fatto un errore? Un’approssimazione sbagliata di un pensiero. Da cosa è fatto un pensiero? Da noi. Da cosa è fatta un’amicizia? Da noi due.
Ok, introduzione fatta. Ora manca tutto il resto.
Negli ultimi tempi mi è capitato vedere un pò di amicizie rompersi. In realtà l’amicizia non si è mai rotta, ma è regredita allo stato di “Conoscente”, un pò quando, dopo aver amato riesci a dire “facciamo gli amici?”. Ricorda i tempi dell’infanzia dove prima eri amico, poi dottore, poi sniper, sennò che lo fai a fare il dottore?
Comunque, divagazioni a parte mi sento debole.
Debole perchè è facile rinunciare ad un’amicizia, come è facile fare lo scaricabarile. E’ davvero dura trovare la forza di ammettere i propri errori (e sia chiaro, da entrambe le parti). E mi domando perchè siamo cosi arrendevoli di fronte a ciò. Perchè, dopo aver condiviso ere geologiche trasposte in attimi riusciamo a regredire a scimmie così facilmente.
E’ il torto alla persona? E’ la paura? E’ l’orgoglio? E’ la stupidità?
Vorrei saperlo. Vorrei trovare una risposta a tutti questi saluti freddi, una risposta o forse anche una parola, che possa permettermi di capire o risolvere, di trovare il fulcro di tutto questo cerchio di eventi.
Vorrei capirlo per poter dire anch’io la mia, e far tornare due mani assieme, a stringersi come prima facevano, e non a salutarsi, come adesso fanno.
Andrea (sdl)