
In una vita forse son pochi. Ma per me, ora, in questi 23 anni contati, son tanti.
Tantissimi.
Un quarto della mia vita.
6 anni che quando li guardi indietro dici sempre “cavoli. è passato così tanto tempo?” ed inizi a sfogliare per la testa tutte le cose successe, generalmente tantissime.
Ti domandi com’eri sei anni fa, visto dal mondo. Ti domandi come sei adesso.
A volte meglio a volte peggio, niente si bilancia mai davvero da un lato. E’ tutto un equilibrio precario.
E in 6 anni ci sono miliardi di parole e confessioni. Segreti anche. Che nessuno sa, o che forse qualcuno ha scoperto.
Ci sono le trame di una maglia che porta quell’età e che regge ancora al tempo. Quasi senza invecchiare si tiene quel rosso così vivo, ed ogni volta che la metti ti accorgi che ti sta ancora. Che in 6 anni non sei cresciuto per niente. Sei sempre il solito. I tuoi occhi e te stesso. E gli occhi di lei.
Li immagini ma oramai finisci per dimenticarli. Il tempo uccide le memorie se non si sanno cullare bene.
Per fortuna tutto è ancora lì. Sommerso nel cassetto.
Ci sono 6 anni di vita. Forse qualcosina di meno, con i suoi tiravai.
Ma lì, tra i mobili di camera mia c’è una piccola scatola.
Con tutta la vita che si può pensare di me in 6 anni.
Con tutto me stesso ed il mio cuore.
Ed, egoisticamente, anche con un pò del cuore di un altra persona.
Andrea (sdl)