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Pensieri

Non sempre. A volte mai. Di sicuro non adesso.

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Il ragazzo non si impegna. Sembra una frase, forse un detto.
E poi la conseguenza diretta: Ma è bravo.
Ma sono bravo oppure no? Datemi qualche certezza. Una linea retta che mi divida il futuro tra ciò che potrò e non potrò fare.
Niente paura. Tutto si risolve. Basta attendere. A volte è la vita che ti spiega cosa succede
A volte ti dovrai cercar le domande da solo. E’ lì che cambi. Che cresci ed esci da quel guscio detto adolescenza. Quando non è la vita a farti avere ciò che vuoi.

Ma arriverà la crisi. Fuori la vedi perchè ora ce ne sono due. Ma per te ce ne sarà solo una.
Ci sono sempre due tipi di persone, perchè ovviamente faceva fatica definirne sei miliardi. Ma se dovessi definirne due direi
i sinceri
ed i bugiardi
o ancora direi
i chiari
e gli indifferenti.
Non sempre i due se la giocano sui contrari. Alle volte sono facce di medaglie diverse che arrivano a scontrarsi sul come e non sul cosa.

Questi sono pensieri alla rinfusa. Immaginateveli scritti su una Moleskine. Magari con un Ligabue dietro di voi che vi suona qualcosa di acustico. Quel Ligabue così abituato a parlare dei popoli, di gente indefinita. Di “Quelli”, di “Noi” e di “Loro“.
I nomi non li sa neanche lui, ma chi li saprebbe mai.

A 26 anni ti domandi (in realtà lo fai anche a 25, 24, e probabilmente anche a 27)
cosa ho raggiunto? Cosa ho costruito? Cosa ho dato il mondo? Cosa ho trovato? Cosa ha dato il mondo a me?
E può capitare di cadere in una pseudodepressione. Le troppe domande uccidono. Perchè non siamo flash. Le risposte le pensiamo. Ci vuole tempo. Figurarsi quelle esistenziali.
tipo: chi sono? Cosa voglio?
Ecco, quello magari lo so. Cel’ho anche tatuato. Almeno sono chiaro con me stesso.
Ed ecco che i 26 sembrano una seconda adolescenza. 10 di meno. Ma con qualcosa in più. Quel sapere che a volte ti tortura. Ed è l’assenza di risposte che ti uccide. Alla mattina vorresti alzarti e sapere tutto. Invece quando la sveglia suona, e tu la sposti di altri 10 minuti (solo 10 minuti dai), sai che dovrai cercare ancora una volta le risposte a tutte quelle domande. E sai che non le troverai.

E’ per questo che inizia la discesa verso il basso.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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