Andrea (sdl)
Tag: Rain and Dusk
E rifletto su come la politica non sia ormai che una partita di calcio, e non una discussione di idee.
Era bello se la politica fosse quello per cui “Idealmente” dovrebbe essere : Trovare la soluzione migliore per il paese.
Ma adesso non più. Ora la politica è divisa in squadre ed importa chi vince. Come se tutti si fossero dimenticati che chi dovrebbe vincere siamo noi, non loro.
Non cercano più le idee migliori confrontandosi. Cercano di aver ragione, anche se sbagliano.
E’ triste tutto ciò.
Triste come il fatto che all’interno di ogni coalizione ci sia questa lotta per il voto, questo desiderio di potere (parentesi : rimango allibito dai DS. Forse D’alema vuol aver troppo potere. E’ lui che mi fa paura. Non bertinotti… e c’è chi dice che D’Alema sta facendo quello che Berlusconi doveva fare prima e cioè lavorare nell’ombra…mah. Staremo a vedere…).
Chissà se la politica italiana ha mai vissuto un momento più equilibrato. Ma lo dubito.
Il vero problema è che la politica è diventata un argomento calcistico non solo per chi la fa, ma anche per chi ne parla.
Ed eccoci qui, ignari tifosi, pronti con fumogeni, striscioni, urli e razzie.
Cosa c’è di umano in tutto ciò?
Oramai ci concentriamo unicamente su “cosa è sbagliato” solo per trovare i punti deboli, senza mai più concentrarsi su “cosa è giusto“. Come se fosse importante. Come se fosse più vero.
Ma vero non è, tutt’altro. Come non è vero il biglietto che ci danno all’ingresso. E’ uno stadio buffone quello che ci si prospetta davanti e noi dovremmo imparare da quei tifosi che sanno mantenere la testa a posto, ed inorridirci da quelli che non lo fanno.
Solo che non succede. Facciamo violenze nei nostri stadi e pretendiamo pure la ragione. Facciamo violenze psicologiche, come ne fanno in politica oggi quelli che vogliono disagiare l’animo del paese con discussioni futili ed inutili. E ci consideriamo giusti. Ignari del nostro peccato e delle nostre colpe. Non importa se le mani son coperte di sangue, non importa chi ci sia dietro di noi steso a terra, non importa, perchè tutto è per una giusta causa. Una volta raggiunta tutto avrà un senso. Perchè questa è la strada giusta no? E’ giusta. Ci diciamo. E ancora pugni e cazzotti. Violenze in parole e ciecità sorde della mente. Smettiamo di ascoltare il resto del mondo e le campane che suonano ci attanagliano l’udito come padroni sadici. Ancora ancora botte. Sangue, sangue finchè tutto non sarà sistemato. Poi non importerà cosa avremo sbagliato, la nostra mente è capace di nascondere la peggior azione come una conseguenza naturale o necessaria, o ancor più come una cosa buona.
Non lo vedremmo
nè il sangue
nè i morti
nè lo schifo che siamo.
Andrea (sdl)