
A volte sono giochi d’ombre e di luci, balli sconosciuti anche al miglior danzatore. Eppure la vita è tutta la, racchiusa in quel perimetro indefinito, in quel cielo azzuro, in quei binari su cui ogni giorno passano decine di treni.
La vita è semplicemente lì a guardarti, ad aspettarti come solo una madre sa fare.
E tu in quei momenti non puoi distogliere lo sguardo, non ti riesce. Sei lì a guardarla e sai che non puoi smettere.
Allora ci provi, la ritrai. A volte ne escono parole, che come fiocchi di neve si sciolgono al calore del cuore, e li perdi impalpabili tra le luci e le strade, tra un cielo grigio e le strade bianche d’inverno. E tutto rimane lì, fermo ad attenderti. E tu incapace, anche tu fermo ad aspettare di riuscire a coglierla la vita, a ritrarla in qualche modo.
E se tutto andrà bene la rivedrai, magari in un improbabile paesaggio cittadino una mattina, a salutarti prima di andare a lavoro. E ti ringrazierà per la volta scorsa, anche se era ed è di poche parole.
Perchè la vita non ha mai bisogno di parole. Sei tu che le cerchi perchè hai paura del silenzio.
Ma lei non si concede. E’ una donna difficile. Così sei di nuovo un semplice uomo che rimane fermo. Uno tra i tanti. Uno tra quella folla che nessuno conterà. Ma sei forse l’unico che si è fermato per guardarla quella donna. Unica superstite di un mondo in movimento che non decide di mostrarsi e fermarsi.
Tu allora la guardi e le sorridi. Perchè alla vita puoi solo sorridere.
Poi, quando si sarà fatto il tempo, potrai voltare le spalle e andartene. lei non si arrabbierà. sa come va il mondo. Lei è nel mondo tutti i giorni molto più di te.

Perchè la vita non ha mai bisogno di parole. Sei tu che le cerchi perchè hai paura del silenzio.
Andrea (sdl)