Detto così, cronaca di tutti i giorni. Ma in realtà ce dell’altro.
Sorvolando su quelle che furono le dichiarazioni di alcuni politici in riguardo al referendum sulla procreazione assistita ( e ricordando che, se non erro, l’articolo 49 della costituzione italiana indica che votare è un diritto ed un DOVERE del cittadino [per cui se un politico non vuol far votare la gente, potrebbe licenziarsi e fare meno casino…]), si può spostare un attimo il proprio occhio su questa legge elettorale.
Siamo passati appunto da una selezione “A persona” di “chi volevamo ci rappresentasse” ad una selezione “a partito“.
E’ ovvio che, proprio alla base di questo cambiamento viene in un certo senso tolto potere decisionale al popolo, grande handicappato della situazione, ma aldilà di questo piccolo (ma non troppo trascurabile) particolare, c’è un’altra cosa che identifica appieno la problematica di inizio post.
Proprio per il fatto che non si possono esprimere preferenze sui candidati, sapete i grandi politici cosa han fatto?
Han scritto il nome di chi sarà il canditato NEL SIMBOLO del partito.
Non a caso ora molti i simboli dei partiti sono cambiati rispetto alle elezioni precedenti. (il fatto che la scritta “BERLUSCONI” occupi più della parola “FORZA ITALIA” è un fatto puramente casuale, probabilmente dato dalla lunghezza del nome. Altri casi meno sfortunati in lunghezza passano più inosservati, ma sono comunque presenti, dalla CDL all’UNIONE).
Che poi, a voler esser proprio pignoli uno dice, ok, voto X perchè c’è il candidato YYYYY YYYYY ok?
Beh, magari è scritto sul simbolo, ma credo che niente vieterebbe, legalmente, che vada a governare poi un’altra persona. (correggetemi se sbaglio).
Incredibile no? Fatta la legge, trovato l’inganno.
Andrea (sdl)