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Amen : e così sia.

Sabato 2 aprile 2005 : Papa Giovanni Paolo II muore.

Morte è sempre una parola troppo grossa e troppo terminante perché un uomo possa accettarla, ma così e’.
Indipendendemente da cosa giace per la strada davanti a noi, da quanti lucri verranno fatti su questa persona, da quante immagini verranno usate e abusate, ci sarà sempre da ricordare questo Papa.
Ci sarà da ricordarlo sia nel mondo cristiano, sia in un qualunque credo rimanente (atei inclusi, che, cmq, credono a qualcosa anche loro.).
E’ la persona che ha fatto la differenza, la persona che, con le capacità e le doti ha potuto mostrare al mondo che qualcosa è possibile, che la scelta può essere diversa. La persona che ha tentato di unire culture diverse, di riappacificarle. La persona che ha lottato contro violenze di ogni genere e che, con una forza a noi impensabile ha tenuto duro fino alla fine.

nei giorni passati ho avuto dei seri attimi di commozione pensando al fatto che questo Papa se ne sarebbe andato. E non per un sentimentalismo ipocrita, ma per la figura e il carisma che questo Papa aveva. Per l’amore che trasmetteva, e per come era tenacemente attaccato alla vita.
Lo stimavo, lo stimo e continuerò a stimarlo anche ora.
Non voglio però stare ad ascoltare tutte le iconografie che verranno fatte dalla TV, tutte le storie strappalacrime e roba varia.
Se piangerò, lo farò di mia unica scelta, e non indotto da delle immagini tristi di una mera TV.

A conti fatti, oggi stesso, mi sono sentito schifato di avere a che fare con persone che, durante il tg (dove trasmettevano da piazza san pietro) certe persone, in una situazione così, erano capaci di preoccuparsi di “vedersi trasmettere in tv” e non facevano altro che saltellare da un lato ad un’altro. Mi demoralizza pensare che ci siano persone che, pur vivendo lì, non sentano tutta la tristezza che ora scorrerà a fiumi per quelle strade. Ma suppongo sia normale.

Molti saranno a cena fuori, molti ad un concerto, molti scopriranno solo domani l’avvenuto, ma indubbiamente tutti ne sentiranno la mancanza. E’ stata una figura talmente presente negli avvenimenti recenti che ignorarla era davvero impossibile, a qualunque credo si appartenesse.

Ma di una cosa sono sicuro, e questa cosa farà il mio dolore più dolce, e la mia lacrima più felice.
So che la morte, per il Papa, è stata comunque vissuta con quell’amore che lo contraddistingue. So che, di sicuro arriverà al suo Dio e con esso potrà continuare a vegliare su di noi. E so che sarà felice, perchè questa morte è per lui solo un passaggio, non termine di tutto.

possa egli riposare in pace.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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