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Pensieri

Siamo solo uomini

Tra i detti più usati dalla storia e dalle persone c’è il detto
“Errare è umano”.
Che si traduce in un semplicissimo “Siamo uomini, si può sbagliare”.
Giustificazione o preparazione al peggio? Sinceramente non m’interessa, ma tra le cose che maggiormente si sottolineano nella vita di una persona c’è anche il fatto che, maggiore è la responsabilità, maggiore sarà la “punizione” che si dovrà subire nel caso si faccia un’errore, qualora non ci si renda conto dello sbaglio fatto e non si tenti di riparare.

Questa banale frase è alla base degli insegnamenti forniti ai bambini. CHiunque, penso, abbia più o meno ricevuto un’educazione simile. Magari in maniera più velata o con problematiche diverse, ma il succo è quello. E vi prego di non trascendere il significato della frase prendendo troppo alla lettera la parola “punizione” o prendendola in accezioni fin troppo violente.

Una punizione è un qualcosa che serve a far capire che si è sbagliato. E che ci può mettere in condizioni di riprovare di nuovo oppure no. Una punizione non è un deterrente, ma un modo per dare attenzione ad un problema, per farlo “sentire”. Per permettere al punito di comprendere le cose che non è riuscito a capire al tempo giusto.

Spesso le punizioni sono usate come deterrenti, spesso invece non vengono proprio fornite.
Ed è qui che mi domando :
Siamo tutti uomini in fondo, e ci è concesso di sbagliare, per carità, ma perchè, mi domando io, più si va in alto nella scala gerarchica fornita dalla politica e meno sono le punizioni effettuate e “sentite”?

Il problema risiede in un concetto molto semplice della legislazione in genere: a maggiori responsabilità corrisponde maggior potere. E il potere fornisce, purtroppo, alcune innegabili libertà che invece a volte sarebbe necessario ridurre.

Non sto cercando di fornire una soluzione ad un problema. Non ne ho le capacità. Sto solo cercando di mostrare un problema, in nome di tutti i morti, di tutti i torturati, di tutte le punizioni che, alcuni capi di stato, parlamentari, monarchi e quant’altro si sarebbero meritati.

Il potere acceca le menti,
sia di chi lo ottiene,
che di chi lo subisce.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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