Di fronte a riflessioni sempre più incalzanti sui tempi odierni mi sento in dovere di citare questo pezzo della puntata di sabato (disponibile su http://www.chetempochefa.rai.it ) di “Che tempo che fa“, ospite stavolta il cantautore Roberto Vecchioni. Invito chiunque a riflettere. Destra o sinistra. Centro o centro. Sul significato delle tassazioni, sulle tassazioni indirette su chi dice che l’euro è peggio della lira (e si è dimenticato di quanto la lira si stava svalutando), un pò su tutto. Consiglio personale ovviamente. Poi se non volete potete tapparvi gli occhi, smettere di leggere le opinioni diverse dalle vostre e nascondervi nelle vostre paranoie. Io non me ne farò una colpa. Ma spero che l’animo di costoro sobbalzi un giorno di fronte ad un errore così infantile.F.Fazio :
R. Vecchioni :La scuola è ancora vista come uno strumento di promozione sociale?
In uno stato in cui tu chiedi :
“cosa vuoi dall’italia? per chi voterai? per chi ti promette ricerca scientifica,
studio sulla clonazione, poesia, lavoro, cognizione del lavoro, senso del lavoro, non soltanto lavorare come dei pazzi senza sapere perchè, ma che abbia un senso per la tua nazione e per la tua gente. Arte, storia, senso della propria civiltà. Voti per qualcuno che voglia questo?“
“no, io voto per chi mi da meno tasse.“Questa è la risposta dell’italiano.
E tu come fai ad aiutare un professore ed a capire un professore in una nazione che ha paura di qualche tassa in più?
Andrea (sdl)
