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Pensieri

Silenzi siderali

Eccoci quà. Ennesima delusione di una vita o di un’italia.
Eccoci quà a contare i morti. Quelli finti, nascosti tra i numeri dei nostri pensieri.
Eccoci quà ad accettare in maniera copiosa il fatto che molti posti non fanno scontrini. Dimenticando che ci sonod elle tasse apposta su quelli, per finanziare lo stato.
Un mio amico dice “Se vogliamo pagare meno tasse, paghiamole tutti“.
Ed la ragione cel’ha tutta.
Eccoci quà. Ad annoverare di nuovo l’ennesima incomunicabilità tra le parti. Ad osservare i cretini che galleggiano sulla loro pancia piena.
Io personalmente mi sento davvero fortunato. Conosco incredibili persone di destra. E ne sono felice.
Conosco persone di destra che hanno saputo guardare con criticità alla loro politica ed a quella della sinistra. Che non hanno avuto il terrore di un cambiamento, sebbene hanno continuato a credere nel loro pensieri.
Persone di destra capaci di parlare ma anche di ascoltare. Capaci di dialogare.
Quel tipo di persone con cui sai che puoi davvero fare un’introspezione sui problemi.
E’ stupendo conoscere persone così.
Peccato conoscerne così poche.
Non che non ce ne siano (spero).
Ma ne conosco poche.
Ed in contrasto con questi gioielli ci son quelli che non sentono nè vedono.
A cui piace sentire la propria voce girare per la stanza. I propri “Si“.
I Crociati. Questo si che sarebbe un bel nome.
Ci sono anche a sinistra i Crociati. Non solo a destra.
Sono le persone che guardano la politica, prendono le parti, e non capiscono cosa fanno.
Non si domandano cosa fanno.
A volte sono petali modesti a volte treni in corsa. Dipende cosa ti capita.
I primi sono quelli che in una discussione iterano il loro capo inclinato a concordare con chi è di destra e a discordare con chi è di sinistra ( o viceversa ). Se poi la loro squadra del cuore fa caxxate,non se ne rendono conto.
I secondi sono i Veri Crociati. I treni. Quelli che tirano diritto. Che si battono per avere ragione. Perchè qualunque cosa dirai non verrà mai ascoltata. Sono lì per vincere, non per discutere. Urli e parole violente. O comunque una discussione unilaterale, chiusa, vuota, insulsa, pozzanghera di rimasugli di pensiero su cui passano i tir del nulla.
Se la loro fazione sbaglia qualcosa i Veri Crociati combatteranno per sostenerla. Perchè così è giusto.
O nel caso peggiore se ne fregheranno.
Forse i Veri Crociati non hanno una vera collocazione. Non è una questione di destra o sinistra per loro.
Nascono con un pensiero. Muoiono con quel pensiero.
Che sia quello di un bambino di un anno, o di un vecchio del ‘700 poco importa. Quello è e quello rimane.
Vivi o morti.


Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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