Nuvole. Dissolvenze di paesaggio e parole da dire.Appena sveglio.
Appena cosciente.
Il mondo gira intorno si muove e fa rumore. Domande. Sonno. Sveglio poco. Parole tante. Parole dove?
Squill. Squill.
Chi sei? Cosa vuoi? Cosa vuoi da me? Perchè vuoi qualcosa da me? Se non vuoi niente, perchè perchè perchè?
Perchè cosa?
Appena sveglio.
Tric tac della tastiera. Tric tac.
Yogurt. Dicono faccia bene.
Dicono.
Poco cosciente, poco sveglio.
Poco e basta.
Cosa ho lasciato dietro le nuvole? cosa non mi è permesso di vedere? Voglio sentirle quelle parole. Urlale.
Urlale.
Urlale.
Urlale.
L’urlo non sa essere solo rabbia, a volte è sfogo, a volte è dichiarazione. L’urlo è un modo come un altro per riuscire a colpire la palla che arriva con la mazza. Urla.
Urlo?
Urlo?
Dopo l’urlo la voce si addormenterà un pò. Piccolo sciopero. Concentrati sul dopo. Quando le parole anche se cel’hai le avrai finite.
Dove?
Dentro.
Perchè?
Non lo sai.
Parole.
Finite.
Quando?
Ora.
Andrea (sdl)
