What if…what not…what else

Cosa succede quando uno non riconosce più una persona? Cosa bisogna fare?

non lo so, diamine! Non lo so.
E’ sconvolgente essere affezionato ad una persona e, tutto ad un tratto, non vederne più i tratti caratteristici. Nemmeno uno.
E in quelle sue novità non ci trovi niente di buono o positivo. Solo un’angoscia che ti attanaglia il cuore.
E quindi cosa bisogna fare? Uno torna a casa e un quadro è cambiato. Ma nessuno sembra averlo sostituito. E’ cambiato e basta. Si può cercare di riportarlo indietro, ma davvero riotterremo il vecchio quadro? O solo una copia ben imitata (sempre sia possibile tornare indietro)?
Cosa porta una persona a cambiare in un lasso di tempo relativamente piccolo? Scelte personali forse. Difficilmente una nuova visione del mondo. Per avere una nuova visione delle cose e quindi dei propri comportamenti serve tempo. Tempo per prenderci confidenza e per capirne le forme. Forse allora certe visioni e comportamenti erano solo sopiti, oppure sono frutto dell’ipocrisia.
Certo, per esser corretti ogni persona che formuli pensieri sul cambiamento di un’altra dovrebbe tenere di conto il fatto che semplicemente venga vista in modo diverso, ma che in realtà è sempre stata così.
Allora sorge un’altra domanda : vedo meglio ora o prima?
Come al solito ho le domande ma non le risposte. Non che mi aspettassi diversamente, ma ci spero.
Eppure il cambiamento è una cosa così fantastica, così mistica e importante, che non dovrebbe essere sminuito. Eppure questa paura, questo dolore, perchè? Perchè ci sono? Temo che certi cambiamenti non siano invertibili, temo che per invertire certi cambiamenti ce ne vuole, di forza di volontà. E a volte cambiare significa decidere di non partecipare, di non essere liberi, di non volere.
Rinchiudersi nel proprio cieco egoismo per parlare a se stessi.
A volte il cambiamento assomiglia ad una gabbia così. Una corsa sui binari con la paura di fermarsi da qualche parte. Illuminati dalle notti delle città. Nei dolori di noi stessi.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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