Over the truth (part 4)

Si guarda e non sa che dire.
Si guarda e si perde nel buio della notte.
Sono sconnessioni mentali, parole che vuote risuonano in una chitarra scordata.

Che fine ha fatto? Che fine ha fatto tutto quell’amore? Perso. Perso tra le stelle e i fiumi. Che fine? Qual’è la fine? Dove finisce? Perchè è finito? Che fine ha fatto? Che fine ha fatto il tuo amore?

Persi. Di nuovo. Come se ci fosse per forza l’obbligo di scordare dove si vuole arrivare.
Tu sai dove vuoi arrivare?

Non trovo più la cartina.

Mi riguardo un pò di me, a tratti però, che tutto insieme fa male. Mi riguardo e non mi vedo. Mi cerco e non mi trovo. Come se l’immagine di me fosse un pò più lontana. Forse troppo vicina all’immagine di te.

Immagini o riflessi? Quale dei due ci ammalia di più?

La notte saluta e sorride. Mi guarda scendere tra coperte e timido coprirmi al suo sguardo. La notte saluta sempre. Saluta i viandanti che passano tra le luci della strada, saluta gli innamorati chiusi fuori casa, i padri dimenticati e le madri rinnegate. La notte saluta tutti e sorride a tutti. In quel lasso indeciso di tempo in cui lei vive essa perdona chiunque passi sotto la sua mano. Il povero assassino o lo sfortunato amante. Tutti vengono coccolati dalla notte. Perchè essa è buia e non ti permette di specchiarti. Perchè essa è sola e non ti farà mai compagnia.
Perchè essa non è eterna, e arriverà il giorno ed il dolore per tutti.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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