La religione è perfetta

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La religione, come ogni credo in generale è perfetto.
Sia ben chiaro. Con questo post non voglio dire che la religione sia sbagliata o altro, solo elencare gli “sporchi trucchi” dietro ogni tipo di vera fede.
Il discorso nasce a fronte di un confronto tra me ed un’altra persona (credente) e siamo arrivati ad una conclusione molto evidente, ma non sempre accettabile.
Il primo vero problema da affrontare è la frase
“Non si può usare la
logica comune per cose così. La logica non può rappresentarle.”
Il secondo vero problema è
“Non puoi capire. E’ un’esperienza interiore. Se non la provi non puoi capire”.
Perchè considero queste due frasi due veri, mastodontici, problemi?
Perchè rendono qualunque credo inconfutabile, incorreggibile, perfetto.
La prima frase scardina le basi del ragionamento logico, mettendolo in una posizione di incompetenza, ma dimenticandosi che il ragionamento logico è semplicemente una definizione.
I criteri di eguaglianza in matematica sono definiti rispettando certe regole. A volte per rispettare questi criteri si definiscono cose “ad hoc” per facilitarne l’eguaglianza. Così potrebbe essere tranquillamente nella religione. La logica magari può essere applicata, ma con interpretazioni leggermente differenti a seconda dei casi.
Purtroppo una frase così stronca metà delle confutazioni.
Alla rimanente ci pensa la
seconda.
Il motivo? Beh rende inabili tutte le persone intenzionate a confutare.
Ti dice : tu non hai la patente e quindi non puoi guidare.
Punto.
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In effetti sarebbe anche vero, dopotutto la religione E’ un’esperienza interiore. Ed effettivamente non la si può comprendere se non avendola provata noi stessi. E con religione, sia chiaro, ho inteso un concetto molto ampio. Si passa da quelle famose alla visione del tutt’uno con il mondo. E’ quasi il “Credo in genere” purchè non sia terreno ovviamente, altrimenti la seconda frase non ha senso di esistere.
Ora, date queste due frasi la mia paura, e la critica che rivolgo volentieri a chi crede : Come si fa a capire di sbagliare?
Il punto è proprio questo. Tu non hai diritto a confutare qualcosa finchè non la provi, ma se la provi non hai assolutamente interesse a farlo, anzi, ti schifa l’idea. Inoltre la cosa in cui credi non può essere analizzata per le comuni metodologie. Quindi : Come si capisce quando si sbaglia?
E’ questa la cosa che maggiormente mi inquieta della religione. L’inabilità ad avere errori. La totale ignoranza della possibilità che “Credo nella cosa sbagliata.
E’ tutto perfetto lì. A partire dalle basi, fino alle torri. E tutte le frasi intorno lo sono.

Ma è una perfezione reale o costruita?

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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