Generations

E’ bello quando trovi un punto di ritrovo tra due generazioni diverse.
Io personalmente non mi sento così tanto appartenente alla nuova generazione di giovani.
Ho solo 23 anni. Non così tanto da considerarmi una generazione a parte, ma proprio non ce la faccio a sentirmi parte dei 15enni di oggi. Di quella generazione.
So che farò discorsi un pò qualunquisti, ma in fondo è ciò che penso. Non tutto sarà sempre vero, ma queste estremizzazioni nella mia generazione di “qualche anno fa” non c’erano. E non so perchè tutto è cambiato così di corsa.
Ai miei tempi c’era l’ovino kinder e quelle duemilalire per patatine e altro. Oggi ci sono i preservativi e quei 20 euro. C’era PC Calcio per giocare con gli amici, oggi ci sono tonnellate di sparatutto e spezzateste.
C’erano i baci, oggi le scopate.
C’era timidezza, oggi sembra tutto così stranamente “deciso”, così scritto su qualche testamento divino.

Sarà che mi fa un pò paura, sarà che mi fa solo un pò invidia, o forse sarà che vorrei avere qualche anno di meno e poter essere bambino un altro pò, ma non ce la faccio a metterli nella stessa cerchia di persone. E’ così strano, davvero.

Però, quando ogni tanto sento alzare il volume e ne escono gli 883 un pò mi tranquillizzo.
Inutile dirlo ma gli 883 sono proprio quel legame “generazionale” che mi ha stupito. Sentirli cantare “Come mai“, sentirli ballare “Nord sud ovest est“, canzoni di epoche passate, che a sentirle mi ricordo qualche vecchio carnevale e sguardi di sogni e ragazzine. Poi penso a cosa mi lega alla generazione prima della mia.
E li ci trovi tutto il rock, ogni briciola del rock che è vissuto negli anni 70/80/90. Quella era una generazione diversa, quella che l’ha vissuta. Aveva altri problemi da risolvere, ora noi dobbiamo risolvere qualcheduno in più ma va bene così.
E così, riflettendo, mi si stringe un pò il cuore a pensare che forse, tra quei ragazzi che oggi ascoltano Max Pezzali urlare “Ma chi sarai?” un giorno possano anche loro unirsi a quelli che avrebbero voluto vivere i Led Zeppelin, gli ACDC, gli Who, e tutti loro.
Perchè magari mi sto solo immaginando che ci sia tutta differenza e forse la differenza tra le generazioni non esiste.
Esiste una differenza nei passati e nei presenti, ma mai nei futuri.
E di sicuro in quelli siamo tutti uguali, perchè tutti, in ogni era del mondo, abbiamo guardato avanti sperando di vedere un futuro un pò più pulito di quello odierno, e c’hanno sempre provato, a pulirlo.

Anche se a volte hanno fallito.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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