Credere fa bene. Non importa davvero in cosa crediamo, purchè faccia “bene”.
Il credere dà forza, energia, determinazione. E’ un Allenamento mentale che funziona. Pone delle basi salde nella nostra vita, e ci permette di camminare su di esse.
Può essere una fede, un Dio, un’idea. Il credo non ha forma, ma è quello che distingue i falliti da chi invece riesce nella vita (e non parlo del lavoro).
Permette di superare le difficoltà, perchè non si è mai davvero soli.
La mente grazie alla sua forza ne esce più chiara, più diretta, meno indecisa.
Credere non è fanatismo però.
E’ una linea guida, non un’imposizione. Si crede perchè il cuore ci indica una strada. E noi dobbiamo vogliamo desideriamo seguirla.
E’ come tracciare una retta e provare a vederne la fine.
Contrapposto al credere c’è la depressione.
Sembra strano ma è così.
La depressione è il “Credere di non potere“. Esatto contrasto del “Credere di potere”. Mentre il primo toglie il secondo dà.
La depressione è l’assenza di credo, di forza, di energia.
Quando il mondo sembra già deciso da altri, quando ti sembra di non essere capace a far nulla.
E’ solo perchè non riesci e non vuoi credere.
Perchè tutto è già pronto, immutabile, perchè si inizia a delineare la realtà come qualcosa di statico, e anche le persone entrano in questo girone dannato.
E’ facile cadere nella depressione.
Quando tutto diviene nebbia e non si ha nessuna luce.
Per questo è importante credere.
Per trovare la fine della retta, o quel punto, oltre l’orizzonte, dove due rette (timidamente) si baciano.
Andrea (sdl)