Fratelli di taglia

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Dicono che l’italia sia fatta di italiani. Non che ne sia troppo sicuro a dirla tutta.
Quando nasci in un paese, fino alla maturità, ti becchi il pacchetto “Doveri del cittadino“.
Poi, in teoria, una volta che arrivi alla maturità puoi decidere.
Decidere se accettare i diritti e i doveri, o cercare un altro stato adatto a te, che rispecchi il tuo modo di vivere e vedere le cose.
Non è mai facile cambiare stato, ma non è neanche impossibile.
Io spesso sento parole che eviterei volentieri.
Lavoro in nero, evasione fiscale, metodi per fregare lo stato, governo ladro, etc.
E’ vero. In italia abbiamo una forte tassazione. In italia abbiamo molte situazioni dove l’ago della bilancia pende in maniera atipica. Ma è anche vero che se decidiamo di restarci, allora significa che vogliamo accettare queste regole.
Perlomeno questo dovrebbe essere quanto.
Se poi, nel rispetto delle regole, vogliamo migliorare (migliorare è diverso da fregare) il sistema, esso ci è permesso in quanto ci è permesso di partecipare alla politica (quando abbiamo la forza di farlo), ma se ci limitiamo a criticare e soprattutto tentiamo sempre di trovare il modo di fregare lo stato, mi sembra assurdo parlare di diritti.

E’ assurdo pretendere diritti e voce in capitolo quando si tenta di evadere i propri doveri.
E la cosa strabiliante è che chi lo fa, o non ha la volontà di uscire dall’italia ma ne ha il potere, o se ha entrambe se ne va e se ne frega.
E’ davvero questo essere cittadini italiani?
Prendiamo un argomento a caso : La tassazione eccessiva (di cui nessuno nega la realtà)
Molte persone si lamentano della tassazione eccessiva dell’italia. Ma quante di esse effettivamente limitano allo zero le evasioni ed i casi in cui si tenta di fregare lo stato?
Pochi, dannatamente pochi. Perchè il primo problema che dobbiamo affrontare noi è la pigrizia, e la furbizia.
In italia è luogo comune gioire se si frega qualcuno. Un triste luogo comune, che rasenta la pietà.
Vogliamo abbassare le tasse? Il miglior modo è pagarle tutte (e tutti) ed in toto. Per quanto sia dannatamente duro. E poi non solo. Non basta questo.
Perchè lo stato non è fatto solo dalla gente che votiamo (che ci può abbindolare), ma è fatto da noi, italiani.
E quindi far capire l’importanza di un gesto come questo oggi ha più valore che mai. Il rispetto della legalità (che dovrebbe tra l’altro essere di destra. E mi stupisco sempre che la destra odierna abbia votato certe leggi del governo in carica e del precedente) è uno dei valori alla base del sostegno dello stato che, anzitutto, ci deve “proteggere”. Ma non possiamo pretendere una voce in un capitolo a cui non vogliamo partecipare, e l’unico modo è quindi preoccuparsi, seriamente, del bene dello stato e dell’italia.

Un altro problema, al di là dell’evidente asfissia politico/commerciale che viene continuamente fatta (incentivando stati d’animo incerti e soprattutto disincentivando la collaborazione e la rappresentazione del partito “diverso” come un “diverso punto di vista”, piuttosto che “Il nemico“), è la posizione in cui si collocano i pensieri.

Anzitutto non si tiene spesso conto (per alcuni, ovvio), l’evoluzione attorno. E’ come se il mondo ruotasse, ed una persona, per discutere su un argomento, tenesse conto ancora dei tempi preistorici. Un esempio divertente è il comunismo.
Anzi : i comunisti.
Senza nulla togliere al carisma del leader centrodestrista, per una volta non parlo di lui, ma affronto un discorso più generale.
Ad oggi, molte persone, raffrontano la sinistra di oggi con il comunismo di ieri.
Raffrontano anche i comportamenti in questo modo. Un esempio lampante è “Perchè bertinotti è ricco?”
Presupposto che qualunque risposta venga data non verrà ascoltata, le motivazioni sono varie.
Anzitutto perchè Bertinotti non è idiota. Successivamente perchè, come spero ed auguro, gli ideali ed i punti di vista di Bertinotti non saranno rimasti attaccati a pensieri imprecisi compiuti in un’età dove si aveva una conoscenza sommaria del mondo e dei suoi sistemi. Credo anzi che ogni persona abbia avuto un pensiero che sia cambiato nel corso della sua vita e che quindi, l’ideale in cui crede ora bertinotti, si distacca da quello che poteva credere 1,5, 10 anni fa.
E non è questione di coerenza, quanto di intelligenza (e badiamo bene, non sto dicendo che fa il furbo). Se non si è in grado di ritrattare non si è in grado di cambiare e modificare il proprio ambiente.
In aggiunta : per realizzare un’ideale politico bisogna anzitutto portarlo avanti. Per portarlo avanti c’è bisogno di denaro. Ora, bertinotti non è diventato un assatanato di denaro, ma non ha certo disedgnato il denaro (utile) che gli veniva fornito per la sua carica.
Altra domanda : “Perchè ha la villa?”
Il comunismo (che non esiste in italia, e che forse mai è esistito sotto la forma letterale) non significa non avere gusti, anche se, nei lati estremi, rappresenta una mitizzazione simile a questa. Confrontare il comunismo passato con le idee dell’estrema sinistra di oggi, è paradossale, nonchè infantile. Le idee politiche cambiano, si evolvono e soprattutto si adattano.

Per questo alla fine mi domando dove siano finiti i fratelli d’italia.
O forse.. fratelli di taglia.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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