Rendersi conto di avere quel che di thanatos, di autodistruzione, di buio, in qualche scatola od angolo. Nella svolta o nell’incrocio del tuo sangue.
Scoprire quel posto senza età che è la consacrazione di ciò che sei : qualcosa che finisce.
E scoprire anche che ti impegni, perché tutto finisca.
Perché sia di nuovo notte.
Così la notte potrà tornare, e il big bang esplodere nel cielo senza fine.
Morire così. Per poi rinascere. Perdere l’equilibrio sul filo del nulla.
E cadere su un qualcosa in cui credi.
O sollevarti grazie ad esso.
Essere la pietra che lancerai contro i tuoi peccati. Per i tuoi peccati.
Rimanerci male nello scoprire che anche l’amore è un po’ come te.
Thanatos ed Eros.
Eros e Thanatos.
Amore e morte.
Luce ed ombra del conflitto che ti attanaglia quel cuore.
Scoprire di non saper catalizzare ancora abbastanza. Di aver perso i riferimenti.
E scoprirlo in un periodo di involontaria solitudine, dove hai potuto tornare a sentire solo te.
Sentire di nuovo le parole affiorare altrove
lontano
lontano
e dire solo una cosa : ama gli altri.
Eros e Thanatos,
possa io nel buio essere la luce di altri.
Andrea (sdl)
Note a piè di pagina :
-0. Il numero degli esami mancanti.