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Pensieri

Gli occhi del bambino



Fermati
un attimo. Osserva di fronte a te. Cosa vedi?
Guarda lontano. Rimani in silenzio. Cosa senti?
Ascolta ascolta, bimbo, che quel bimbo forse scomparirà nel tempo, negli anni. Piano piano crescerà, diverrà barba, e sonno al mattino, e parole sottovoce, e rabbia repressa per i giochi di potere. Diverrà abitudine, monotonia, e tutte le cose che ti aspetti. Arrendersi alle volte sarà il suo motto, mentre prima il mondo era sotto la sua mano.
Conserva il bambino, conserva il gioco, ragazzo. Conservalo prima che scompaia. Prima che l’ultima lacrima di te cada a terra e ti faccia dimenticare il punto da cui sei partito, da cui tutti partiamo.
I sogni.
In pochi anni un mare che non conosci eroderà le tue certezze, e parti del tuo essere che sembravano immortali. Non illuderti della tua forza, sarà così. E se abbasserai le difese sarà solo più veloce. Magari alcuni arrivano a morire ventenni con i capelli bianchi, ma di sicuro non sono molti.
Non perdere mai gli occhi del bimbo, i sogni del ragazzo, le paure dell’adulto. Sono l’unica debolezza che può darti forza. Credi in loro come fossero un secondo Dio, ti aiuteranno a non perdere l’unica strada che hai conosciuto. Quella dove sapevi chi eri.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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