Vorrei per un attimo fermarmi. Scattare un’istantanea del mio tempo e di me stesso ora. Per poi guardarla. Una traccia del passato che mi dica chi ero, per capire meglio cosa sarò poi.
Sospirare in memoria dei tempi persi, raccontare una storia che non è mai esistita, mettersi di fronte ad un camino acceso per ascoltare il rumore del legno che si frantuma nel fuoco.
“C’era una volta” vorrei poter dire, mentre sento qualche lacrima che cade e non fa rumore, ed il respiro diventa leggermente più pesante. C’era una volta ed adesso non c’è più. Iniziano tutte così le storie. Con una malinconia intrinseca che ti porta via almeno metà del fiato. L’altra metà ti rimane per affrontare le scelte della vita. Quellieche racconterai nell’altra parte,che solo alcuni rimangono ad ascoltare.
E forse per la tua strada dovrai abbandonare molte persone, dovrai dire spesso addio, anche se a volte addio non sarà.
Non si costruiscono mai strade nella vita, si percorrono. E si costruiscono case in cui tornare, luoghi di stabilità e passaggio dove andiamo quando abbiamo capito che tutti i suoni del mondo ci sono bastati e possiamo tornare alla melodia originale, quella che ci ha creati.
Così, in questo combattimento, cambierai strada spesso. Lascerai persone che per te hanno significato molto, tantissimo. E loro non capiranno, non potranno capire il tuo dolore. Sono scelte che vanno fatte. Non esiste il bene supremo, il vissero tutti felici e contenti. Per raggiungere qualcosa a qualcosa dovremo rinunciare e se non saremo noi a farlo sarà qualcun’altro. Il risultato della suonata sarà quindi sempre il solito.
Abbandonare una strada, un percorso intrapreso, fa male. Anche solo pensarci fa male. Perchè sai di aver condiviso tantissimo attraverso tutto quel percorso.
Ma poi ti sei scoperto diverso, hai scoperto che c’erano altre cose in questo mondo da vedere, da percorrere. E ti sei domandato quale fosse la tua strada. Il punto di mezzo che ti porterà al tuo traguardo. Ed è lì che sei arrivato al bivio. Senza indicazioni e con quella nebbia che ti rende inaccettabile una qualunque soluzione. E di due strade ne potrai prendere soltanto una. E piangerai in entrambi i casi. Piangerai sempre nella vita. Ma è un bene riuscirlo a fare. Significa che ci sono cose che per te contano quanto te stesso, che non sei troppo egoista.
Poi arriva la fine della storia. Dici che finisce lì. Con un pò di amaro in bocca per tutti. E quelli che sono lì ad ascoltarti rimangono intontiti e dispiaciuti. Tu però saprai che la storia non era finita nè finirà mai. Ma quella parte più intima non la potrai dire. Perché certi dolori non vanno condivisi troppo. Certi dolori si tengono dentro e si lasciano camminare per le stanze nascoste. Sai che camminano e che ogni tanto, mentre giri per casa, li ritroverai che ti aspettano con un bicchiere in mano.
Pronti a dirti: cosa ci racconti oggi?
Andrea (sdl)