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Pensieri

Mini-racconto

“Avrebbe lasciato quella vita, l’avrebbe abbandonata come avrebbe fatto con tutte le sue donne, con tutte le sue bugie.
La musica iniziò ad invadere la stanza, come un’esercito di fate.
Sentì i suoni celtici provenire dal suo cuore, dallo stereo di lei.
Si sentì quasi un protagonista di un film quando, teneramente, aprì la porta di casa e si voltò dietro, ad osservare il raggio di sole cadere per terra oltre l’entrata della camera.
Oltre quel raggio c’era lei, lei sola.
Forse c’era anche il letto e qualche vestito, ma non contava davvero.
Sebbene quegli immobili pezzi avevano visto la loro storia d’amore, sapeva che non l’avrebbero raccontata ad altri.
Qualunque altro uomo che sarebbe entrato in quel letto con lei non sarebbe riuscito a sentire i pianti nascosti, le lotte e le preghiere che, quel letto, aveva sentito.
Rimase immobile ancora un pò. Con la maniglia stretta in mano e lo sguardo puntato a quel raggio di sole.
Posò il pensiero sui suoni.La città, a quell’ora del mattino, era il naturale compimento di un cimitero.
Si sentiva solo lei, ancora.
Il suo respiro si mescolava tra le note della musica, soffusa, lasciata accesa in sala a ballare per la notte intera.

Come nessuno avrebbe ascoltato i pianti di lei, nessuno avrebbe mai sentito le preghiere ed i pianti di lui.Sarebbero rimasti ignoti a tutti, lei compresa.

Nascono così alcuni addii. Regnati dal silenzio e dalle paure.
Piccole creature della notte e delle coperte che si divertono a ferirci.

Strinse forte la mano sulla maniglia gelida,
un dolore lancinante gli trapassò l’anima, sapeva di sbagliare
sapeva di non avere però altra scelta.

Fece un passo avanti e chiuse la porta.”

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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