Precedenze. Non politica stavolta.
Quante volte vi è capitato di camminare nella stessa direzione di una persona, e vi spostate per farla passare, e l’altro si sposta simmetricamente? Era tutto lì? Sincronia voluta od involuta?
Il discorso si può ampliare.
Quante volte avete preso in mano il cellulare per chiamare una persona ed ha iniziato a squillare? O per mandare un messaggio e ne è arrivato uno. O un mix delle due cose.
Due anni fa una persona mi disse che tra di noi c’era un filo che non smetteva di esistere, come se fossimo obbligati a rimanere sempre lì con quel filo, che trasmetteva i suoni del corpo dell’altro, ovunque si trovasse. Un pò come da bambini si provava con i bicchieri ed il filo. Quel filo pareva ci fosse. Era invisibile ma resistente.
Forse allora il filo c’è, guardando a fondo dentro di noi vedremo il nostro cuore in un groviglio di trasparenze filate, sanguinante forse, col sangue che delinea le decine di fili che ci collegano agli altri, quelli che conosciamo e quelli che non sappiamo ammettere.
Chissà…
Andrea (sdl)