Over the truth (ovvero : disconnessioni mentali on air)

Traduciamo in parole il reale, stendiamolo dopo averlo lavato col dixan. 3×2 incessabile che ricorda come stiamo svendendo tutto. Tenta riprova ritenta riprova. Una volta morto però non vai avanti.

Senza tempo è la parola. Senza tempo siamo noi. Parole senza strada.

Non potremo mai essere gli altri. Pretendere che gli altri siano noi è ancora meno realistico. E’ facile pensare a “Come dovrebbe comportarsi qualcuno” o anche “Come dovrebbe comportarsi qualcuno se“. Facile vero? Facile pretendere che gli altri si adeguino ai nostri standard mentali. Ma poi dichiariamo guerra se qualcuno usa il nostro stesso metro per le persone. Dovremmo imparare ad apprezzare la diversità, senza però far pietrificare i discorsi e i confronti.

Cos’altro c’è oltre? Cielo terra paesaggi. Oltre qualche goccia che capitombola cosa c’è?

Factotum (il film) è un ottimo modo per diminuire gli eccessi da alcol. Per domandarsi come si possa essere tremendamente romantici nella peggiore volgarità. Mi domando se sono il solo a vedere queste cose in Bukowski, nelle sue parole.

Sing it. Il canto è tutto. Il canto è l’elettricità trasmessa via aria. La tua voce e nient’altro. Sullo stage, dentro la stanza. Cantate. Imparate a cantare. Cantate anche senza imparare. Cantare è mettersi nudi di fronte al resto. E se il resto canta è uno spettacolo.

Non ci sono note cattive. Solo note nel posto sbagliato. Come le persone.

Ma chi è davvero intelligente qui? Chi sa finire un discorso o chi lo sa iniziare?

Qualcuno poi mi spiegherà chi è che frigge patatine nella mia linea telefonica…

La sua voce è un eco lontano. Stupenda ed indescrivibile gioca con le note e col suo timbro vocale con maestria. Si perde in salti e staccati, giochi di voce e tocchi di cielo. Laddove lui sappia arrivare lui c’è. E’ lì con quel suono a ricordarci che bisogna sognare. Che Dobbiamo sognare. Oltre il silenzio non c’è mai niente. Ma bastano due note e una parola e nel niente qualcosa appare. A volte non è musica a volte è altro, sono metafore senza senso di questa strana vita. L’importante è non perdersi, o semplicemente ritrovarsi.

Dove non si sa.

ON AIR : Fukuyama Yoshiki – Angel Voice


Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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