Rape…

E’ un pò come ritrovare un quadro sporcato o una statua martoriata, quello che a volte succede con le persone.
Ti sei conservato quella memoria di loro e d’un tratto viene stuprata sotto i tuoi occhi. Oppure solo stuprata si, ma tu non puoi farci nulla. Devi guardare mentre tutto avviene.
Nella quasi costante distruzione
nella fine delle fini, quella senza pietà.
Ma cosa fare in questi momenti? Piangere? Urlare?
L’unica certezza palpabile è la nostra totale impotenza di fronte al flusso del mondo.
Così non potremo piangere nè esternare quel dolore. Sarà solo nostro.
Mentre la nostra immagine viene deturpata. Mentre dobbiamo accettare qualcosa che non vorremmo neanche vedere.
Eppure siamo lì. A soffrire ed esser torturati.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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