
Finalmente posso ritornare a vivere. Ho messo in pausa la scrittura per un pò, privilegiando un esame che, per fortuna, è andato bene.
Tornando al resto :
Ieri ho riflettuto ad un famoso luogo comune : l’arte è morta e sepolta.
Quanti di voi l’hanno pensato? Facendo il raffronto con le arti “magiche” del passato ci sentiamo così piccoli, insignificanti, minuscoli.
Prima di noi è passato il barocco, il gotico, sono passati gli impressionisti, etc…
Un’infinità di costruzioni, quadri, astrazioni.
Oggi invece diciamo che l’arte è morta e sepolta. Cosa ce lo fa pensare?
Rispetto a prima di sicuro abbiamo una certezza che non rappresenta un luogo comune : quanti “desiderano” l’arte?
Prima i ricconi del tempo quasi forzavano la creazione di queste opere e gli “artisti” potevano guadagnarsi da vivere con il loro talento.
Oggi l’arte si va pian piano spegnendo, così dicono. Dicono sia scomparsa.
E se invece l’arte di oggi fosse semplicemente diversa?. Se invece si nascondesse dietro qualcosa e noi non siamo capaci di distinguerla?
Penso che ci siano molti tipi di arte in giro. La fotografia, la scrittura, l’architettura umana (quella che pensa a te e non a ciò che vedrai), il design, la programmazione umana (qualcosa tipo l’architettura umana, ma applicata a siti ed applicazioni), ed in fondo anche un pò la musica.
Certo, queste arti ora sono molto meno “ricche” di un tempo. Ma un’arte non è fatta dalla ricchezza. Bensì da ciò che sai trasmettere. La vera differenza è che ora in alcune arti si è smesso di cercare quel senso ostentato del barocco per andare a ricercare una delle cose che ci rendono unici : le emozioni.
Così un fotografo riuscirà a fotografare l’ombra dell’amore, un architetto ti farà sentire davvero a casa ed un libro saprà farti piangere.
Alla fin fine l’arte non è morta. Semplicemente cambiata, come anche la società che la ospita. (oggi di arte difficilmente vivi.)
Andrea (sdl)