Il branco


E’ sempre strano riflettere su come le cose cambiano, si evolvono.
Su come mutano e se ti guardi indietro ti nasce quel punto interrogativo sulla fronte che può anche diventare un’esclamazione : Davvero?
Si, davvero.

Oltre 10 anni fa, e forse qualcosina in più, odiavo i gruppi. C’erano varie motivazioni a ciò. La prima forse era che l’esserne in un certo modo escluso mi portava a ritenerli “inadatti” a me. Un ragionamento scontato direi, in queste situazioni. L’altra erano le ragazze. Avevo la convinzione (anche un pò fondata) che le ragazze nei gruppi divenissero un semplice “passaparola”, prima uno, poi un altro, e così via.
Infine l’ipocrisia.

Riflettendoci, 10 anni dopo, molte delle cose che odiavo sono cambiate, hanno mostrato un volto diverso, ed anzi, hanno rivoluzionato quel mio pensiero così monolitico. Per certi versi in alcuni momenti della nostra vita adoriamo sentirci speciali per chiudere le porte al mondo esterno. Salire su gradini invisibili di una scala d’orgoglio per dire che siamo primi.
Senza ovviamente accorgerci di quanto più in basso eravamo rispetto alle vere montagne.
La storia sulle ragazze non l’ho mai capita a dirla tutta. C’è una base veritiera in quanto pensavo. E sicuramente ad una certa età è da considerarsi naturale, per l’incertezza ed il dubbio che coesistono con noi.
L’ipocrisia invece ho scoperto che non è una costante.

Così adesso mi trovo a voler davvero bene ad un gruppo. A scoprire che i gruppi li fanno le persone e non le idee. A riscoprire la bellezza di essere insieme, invece che l’elitarietà di esser soli.
A capire che in fondo, ho un secondo posto che vorrei chiamare casa.

Se si tirano le fila di questo post non vorrei fraintendimenti. C’è molto più di quanto non si legge qua. Considerazioni che sono state diluite in tutto questo tempo e che in un singolo manufatto digitale non potrebbero essere documentate. C’è che bisogna guardare nelle persone, ed imparare a guardarsi dentro.
Ma soprattutto imparare a raccontare a se stessi la verità, piuttosto che le bugie che ci rafforzano.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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