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Trafitte dal presente, le memorie spesso si ripresentano sanguinose, doloranti di una realtà che spesso non le riconosce.
Nella memoria il nero scolora e piano piano diviene grigio. A volte qualche flash illumina e trasforma i colori, ed un rosso cangiante dipinge i ricordi.
Eppure ci sono memorie, che legate a musica e parole, ti fanno ancora ricordare l’odore che sentivi.
un odore caratteristico che non puoi dimenticare perchè unico, indimenticabile. E mille frame senza secondi ti scorrono in testa come un filmato montato male. Senza musica però. La musica evoca ed è presente, ma non è mai una soundtrack del ricordo stesso, quanto semmai un attore. Una partecipazione speciale.
Ringraziamenti alla musica prego.
E poi cos’altro? L’odore è la prima cosa che può salire alla mente o al naso, poi fuggono via le immagini, ti passano davanti.
un letto o una sedia, l’odore del mare, della stanza.
della solitudine o della compagnia.
Tutte immagini ben definite. Dove ricordi bene la realtà ma non ricorderai mai te.
Nei tuoi ricordi tu non ci sei mai. Non ricordi quando ti specchi nel mare o nel vetro.
Tu scompari, protagonista invisibile ed incontestabile.
Poi, tra odori e immagini e suoni ti si stringe un pò il cuore
ti guardi nel tuo solito specchio invisibile e ti fai un paio di domande.
Il silenzio è ancora là. Non si è spostato.
Sono cambiati i mobili, i sorrisi, le persone, ed un pò tu stesso, anche se non potrai dimostrarlo.
Si chiude facilmente il libro dei ricordi. Ma si chiude solo per sapere che torneremo a leggerlo.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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