Categorie
Pensieri

Ancora il tempo, ancora noi

Ed eccoci ancora qua. A contare i secondi del tempo che passa, le ore delle rughe che appaiono ed i giorni dei capelli bianchi. Qui, su di un immaginario presente ancora una volta ci guardiamo indietro e facciamo la solita, trita e ritrita, summa di tutte le cose che avremmo saremmo avremmo dovuto.
Un tempo eravamo più piccoli e crescendo, piano piano, perdiamo qualcosa.
Io mi guardo indietro e poi mi guardo intorno. Vedo che molti hanno lasciato una parte di se per la strada. Non l’hanno fatto coscientemente, no. E’ stata una cosa involontaria. Non si perdono cose così con la volontà. Erano belle, eppure sono scomparse.
Persone a cui prima avrei voluto assomigliare, persone che mi avevano rimesso in riga, dato quel rigore morale tale da considerarle “un gradino sopra“, ora hanno perso molta di quella luce.
Ma cosa le ha oscurate? Metafore a parte, cosa li ha cambiati?
La vita. Certo. Risposta facile, la busta era trasparente ed avete letto il risultato, ma questa risposta non basta. Cosa li ci vi ha trasformati?
Un progredire involontario di situazioni, di piccole onde, che piano piano li hanno spostati su un’altra spiaggia. Ecco il punto. Ed ora sono finiti tutti in una foto dove non ci ritroviamo più. Dove i volti, i sorrisi, appartengono ad una realtà fuori fase, sfuocata, su un altro livello di esistenza. La teoria del multiverso potrebbe impallidire di fronte a questo. Mille universi che coesistono insieme. Che ironia. A volte cercare le risposte vicino permette di trovarle con una semplicità disarmante.

Ci sono dei momenti. Degli istanti della nostra vita, dove tutto l’universo si concentra in noi. Dove il suo splendore, la sua perfezione, si racchiude in un punto indefinito del nostro cuore e lì, solo lì, esplode.
Capita a tutti. Ci sono dei momenti nella vita di ognuno che non torneranno (o torneranno a fatica). Quei momenti erano quelli che ci rendevano Eroi. Eroi di una storia che nessuno avrebbe mai raccontato.
Vorrei ricordare tutti quegli eroi. E rendere loro grazie per tutto quello che sono stati per me.
Capita spesso che io desideri ringraziare le persone di adesso. Oggi voglio ringraziare le persone di allora. Quelle che non ci sono più. Quelle per cui, oggi, io vorrei piangere.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.