Ogni tanto sentiamo il bisogno dei supereroi. Un clark kent capace di travestirsi da stupido e di darci quella speranza, quel sottile tocco di futuro, per farci credere nell’impossibile.
Abbiamo bisogno di quest’inganno, della farsa di qualcuno che durante i momenti veri ti sorprenda e nel resto della sua vita ti ignori, così da risplendere oltre ogni limite.
Sentiamo la necessità di questo gioco.
Il principe azzurro, la stella cadente, la preghiera, a volte tutto questo diviene un supereroe nascosto, una menzogna necessaria.
Utile solo a farci sperare di nuovo in qualcosa di migliore, anche se poi alla fine dovremmo essere noi, a costruire quel ponte che ci faccia attraversare le nostre paludi, e non un uomo in calzamaglia blu.
Andrea (sdl)
