Come ogni domenica

Ed arriva la domenica. Con i suoi suoni, i suoi odori.

Quando tutte le città suonano diverse. Senti le campane in lontananza, a milano sembrano in un digitale scassato, a montevarchi senti i rintocchi definiti del metallo che riecheggia. E le macchine che non passano. Quel silenzio innaturale della gente che riposa.

Eravamo centomila, adesso siamo solo noi.

Qui, alla finestra, ad ascoltare il rumore della domenica.

La gente che si alza tardi, e gli odori degli arrosti che vengono cucinati.

In alcuni periodi mi mettevo fuori ad ascoltare come “suona” la domenica. Perché quel giorno è un giorno diverso. Non è come tutti gli altri. Sarà l’aria, ma ogni domenica senti il distacco che c’è tra quello ed un qualunque altro giorno.

Nella mia memoria rimangono impresse tantissime domeniche. Ognuna con un suo significato. Ricordo i suoni, gli animi, le cose che feci. Contrariamente alla mia pessima memoria esse rimangono tutte lì. I cibi, le parole, c’è tutto, in un cassetto dimenticato. Come se la domenica fosse una scatola malinconica da riaprire quando uno se la sente.

Ed ogni settimana ritorna, ed io come molti altri apro le finestre e ascolto, inalo tutta questa domenica che c’è, tutta la linfa che ha da offrirmi, e poi la rinchiudo in quel piccolo cassetto.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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