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Sei Tu a Decidere o è la Paura a Fare le Scelte?

La paura nasce probabilmente come istinto di sopravvivenza.
Un animale ti vuole mangiare, e tu hai paura.
Semplice no?

Oggi, per chi ha l’immensa fortuna di vivere nei paesi benestanti (e checchè se ne dica l’italia non è il terzo mondo) ha di sicuro meno paura di venire mangiato vivo da un leone.
Magari avremo paura di fare un’incidente, ma le paure che viviamo quotidianamente per la maggior parte non riguardano la sfera vita/morte, ma le scelte di ogni giorno.

Ti sei mai domandato quanto la paura condiziona le tue scelte?
Io si, spesso.
Mi sono reso conto che ogni decisione guidata dalla paura spesso ci fa seguire una strada facile, semplice.
Qualcosa che ci nasconda e rimuova il dolore in fretta, che ci tolga dall’impiccio velocemente.

Ad esempio spesso mentiamo per paura.
Paura di ferire, per dirne una.
Paura di essere giudicati non all’altezza, non abbastanza simpatici, intelligenti.
Sai quante volte ho detto di sapere di cosa si parlava e in realtà non sapevo nulla?
Troppe.

La paura fa così, ti guida verso qualcosa di semplice, anche se magari il problema che hai di fronte richiede un risultato più complesso.

E lo fa senza chiederti il permesso, lo fa senza farsi notare.
Tu, in cuor tuo, sai di aver fatto una scelta indipendentemente.
Addirittura a volte manco sai di averla fatta, questa scelta.

Ma quindi c’è un modo per eliminare la paura?
No.

E qui sta il punto, eliminare la paura è in qualche modo il bisogno della paura stessa.
Le soluzioni semplici come sopra nascono proprio per eliminarla ma il vero cambiamento non è riuscire a farla scomparire in fretta.
Il vero cambiamento è saper prendere delle decisioni come se la paura non ci fosse.

Ignorandola temporaneamente.
Questo quindi non significa diventare coraggiosi, la paura deve esserci.
E’ un segnale e va compreso, bisogna cercare di capire da dove arriva, quale è il suo scopo.
Ma una volta capito, prima di decidere, io ho imparato a farmi la domanda
“Come agirei se non avessi paura?”

E in quella domanda il sottinteso è che voglio agire al meglio di me stesso, al massimo delle mie capacità, ottenendo un risultato che potrebbe anche far continuare quello stato di paura in quanto non è detto che scelga la via semplice.
Potrebbe servire più tempo, o potrebbe non bastare mai.

Ma non sarebbe stata la paura a fare la scelta, ma io.
Sarà complesso, e non è una ricetta per il successo costante, ma è diverso.

E’ qualcosa che ci pone di fronte alla responsabilità che deriva da ciò che decidiamo, una responsabilità da cui troppe volte siamo fuggiti, per paura delle conseguenze.

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

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