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Quest’anno Sarà Uguale al Precedente. A Meno Che…

C’è una cosa che mi affascina del capodanno, e sono le bugie.

Se io ti domandassi: “Credi a babbo natale?” Probabilmente risponderesti no.

Ma la verità è che il capodanno ha molto di più in comune con babbo natale e con le stelle cadenti di quanto tu non creda.

Eppure a capodanno non manchiamo di sperare che l’anno in arrivo sia migliore del precedente, che ci vada meglio, che ci porti ancor più ricchezza e felicità.

In quell’istante invisibile che separa un giorno dall’altro, in quella barricata immaginaria presente nella nostra testa che noi attraversiamo ogni anno, ci concentriamo, ci aggreghiamo, ci uniamo, come fosse un momento magico, come se quella barricata separi inequivocabilmente il vecchio dal nuovo.

Sotto sotto, più o meno inconsciamente, esprimiamo desideri sperando che vengano accolti.

Solo che non c’è nessuno che sta ascoltando quei desideri.
Non per il rumore dei botti, non per le troppe richieste al secondo, e nemmeno per una visione atea del mondo.
No, non c’è nessuno perché dopotutto la verità è che se continuiamo a chiederli, significa che non è cambiato nulla.

Siamo identici all’anno scorso, tanto da ripetere dentro di noi la stessa richiesta, magari con obiettivi leggermente diversi, ma è sempre la stessa.

E il motivo per cui siamo gli stessi è che vogliamo le solite cose ogni anno, le stesse cose che ogni anno ci hanno portato in qualche modo a concludere tutto con quella richiesta.
E le solite cose si riassumono in una parola: Potere.

Potere sotto forma di ricchezza, di riconoscimento sociale, di amicizie, di amore, di lavoro, di pubblicità, di gente che ti dice che sei bravo, di successo.
Chiediamo sempre di avere di più e quello, con parole e forme diverse, si chiama sempre potere.

Questa è la grande fregatura, come è una fregatura che i soldi ti semplificheranno la vita. Se fosse vero avremmo meno drogati ricchi e meno ricchi morti, ma la verità è che i soldi non sono altro che un amplificatore di ciò che sei.
Se oggi hai cento e sei un bastardo, domani avrai mille e sarai comunque un bastardo, ma potrai esercitare quel potere molto peggio.

Ecco perché questo anno è uguale al precedente.
Ecco perché non cambia mai nulla: perché non è mai cambiato niente.
Vuoi spezzare il giro? Prova qualcosa di diverso.

Prova a volere un cambiamento per te.
Il mondo è pieno di libri sul successo, ma a confronto è scarso di libri sulla gentilezza, sull’empatia, sull’umanità.

Prova ad essere meno stronzo e più umano, prova ad aiutare le persone vicino a te, anche quelle che non sopporti.
Fallo in casa e al lavoro.
Fai una lavatrice in più o prepara la cena.
Aiuta un collega.

Prova a lasciare l’anno degli altri migliore di come l’hai trovato.
Supporta gli altri, non rispondere loro male, aiutali quando saranno in difficoltà.

Concedi loro una seconda possibilità quando sbaglieranno (perché lo faranno), e una terza quando saranno testardi.
Perdona, ma non con superbia, perché tu sbagli quanto loro.

Ascolta invece di parlare e dire la tua.
Fai regali inaspettati fuori dalle feste comuni (a volte anche una sola chiamata è un regalo splendido).
Corri meno, e ritaglia tempo di qualità con le persone che ami.
Impara il valore di riconoscere quando sbagli e l’umiltà di chiedere scusa.

Augurati di riuscire a fare tutto questo e forse, dico forse, l’anno prossimo sarà migliore.

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

Una risposta su “Quest’anno Sarà Uguale al Precedente. A Meno Che…”

Andrea sei un portento! Non ti conoscevo sotto questo aspetto di scrittore anche se ho letto con molto interesse il tuo diario del viaggio di nozze e comunque anche complimenti per i buoni propositi che metti nel tuo articolo che ho appena letto.Bravo bravo bravo, sicuramente il mondo sarebbe migliore se si osservassero questi suggerimenti. Grazie e buon anno

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