Ci sono molti odori che non voglio dimenticare e che probabilmente non dimenticherò. Alcuni sono:
- L’odore di mia madre quando tornava dal lavoro ed io ero così piccolo che dovevo stare con i nonni. Quell’odore di “fuori” di esterno, mischiato a fumo ed inverno, a pioggia e lontananza. Così maturo ed adulto.
- L’odore dell’antizanzare di quando sono stato male davvero. Dentro intendo. Capita più o meno a tutti, ma la cosa che più ricordo di quel momento è quell’odore artificiale ed il sottofondo malinconico del Canon di Pachabel.
- L’odore dell’estate che arriva. Quando è ancora presto ma si sente che manca poco.
- L’odore delle serate fuori a mangiare una pizza.
- L’odore dei prati dove correvo da bambino. Quando l’erba era più alta di me, e quel mondo era nuovo, infinito, gigantesco. Oggi in due passi lo supero. Allora era territorio inesplorato, una savana intera da scoprire.
- L’odore degli ospedali.
- I profumi a “finto uomo” che venivano usati dagli amici nelle gite delle superiori e delle medie
E’ sempre stata una questione di odore. Da quando mi sveglio a quando mi addormento. Ognuno si fissa in testa le proprie polaroid per non dimenticare certe cose. Chi si ricorda numeri, chi immagini, io odori. E voi, che odori ricordate?
Andrea (sdl)