Finiamo sempre con l’amare. Con il travolgere e l’affogare in laghi e mari di sentimenti lontani e vicini. Di emozioni passate presenti e future, di memorie d’ogni dove e d’ogni quando.
Ed ogni volta non smettiamo di fare i bambini, di correre in braccio a chi amiamo, senza nascondere le nostre debolezze, senza esserne mai stati capaci.
Finiamo sempre con l’amare e l’essere amati. A volte soli, a volte in coppia. A volte nel vuoto del silenzio, altre volte nel rumore delle città. E i baci che finiamo per scambiarci sono meri segni di un patto già avvenuto altrove, dove la vista non arriva, dove i rumori sono solo un cinguettio lontano tra le frasche degli alberi.
Finiamo anche gli amori che non dovevano iniziare, li finiamo con l’odio o col dolore, cicatrizzanti di un male che non finirà mai col farci rimarginare certe ferite.
Finiamo un pò tutti in questo modo, senza mai aver iniziato come ci aspettavamo. Senza mai averlo voluto, averlo atteso.
Eravamo per strada, il negozio era aperto ed abbiam detto
“Perchè non entrare?”
Andrea (sdl)
