Promesse rotte

Per sempre.
Per sempre era la pubblicità della Wind, prima che il loro per sempre divenne un “fino a data da destinarsi“.

Per sempre. Eco nell’aria di un virus senza cura. L’affannosa ricerca dell’eterno, di quel non-mai. Di quell’ora che prima non diventi. Di quella memoria che rimanga viva, in piedi, a lamentarsi.

Le promesse si rompono. Come specchi fanno apparire sette anni di sfortuna a chi le lascia cadere, e in quei frammenti di se sparsi a terra ognuno potrà domandarsi una cento mille volte quanto abbia sbagliato, cosa non abbia tenuto di conto. Nell’odio costante verso i propri errori. Nel timore, nella testardaggine. Nell’incapacità di ammettere quel vero che era scritto sui libri e nella propria fronte.

Le promesse rotte sono fragilità senza rumore. Metafore divise come grissini che non separano tonni, ma allontanano abbracci. Le promesse rotte sono qualcosa di così tremendamente solo che quando le senti ti domandi cosa succederà. Avvengono senza che lo si desideri. Perchè così deve essere, o perchè non ci potevi far caso.
Cadono a terra e muoiono.

Noi invece rimaniamo in piedi. In questo consueto silenzio che accompagna ogni separazione. In piedi a domandarci tante di quelle cose. Le più idiote, le più vere. Partiamo dalla data astrale 0 per arrivare all’oggi. Anni ed anni di noi a ricordarci che tanto sbaglieremo. Che come navi spaccheremo ghiacciai di promesse che avrebbero dovuto rimanere intatte.

E nel freddo gelido di quest’antartide non ci sarà altro che un’altra mano da cercare, una promessa da avverare. Per non sciogliersi ancora, per non scomparire tra mille altre goccie.
Nel mare, nel buio, nel niente.

Andrea (sdl)

Di Andrea Grassi

Scrittore, programmatore di siti web. Appassionato da sempre di ogni forma di scrittura (copywriting, marketing, romanzi). Vivo a Montevarchi e non me ne pento.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.