Sentirsi perso, perduto, in una trappola dove ogni giudizio è un’arma che ti può uccidere.
A chi non è capitato.
Ma è proprio quel brivido che ti tiene vivo e con i piedi a terra.
Mi capita ogni volta che faccio leggere quello che scrivo, non ci sono eccezioni:
Quando arriva quel momento io me la faccio sotto.
Come un bambino alla prima interrogazione o il primo colloquio.
Non esiste una volta dove sia andata diversamente.
Tutte le volte che mostro il lavoro completo in anteprima mi pare di essermi tolto ogni vestito di fronte ad un chirurgo pronto a segnarmi con del pennarello le zone grasse.
Ma quella paura è necessaria, ed il salto per superarla pure.
Non aver paura di saltare perché ogni salto ti renderà migliore. Continua a leggere ->